venerdì 9 novembre 2018

STOP AI RIFORNIMENTI AEREI
STATUNITENSI AI SAUDITI

In seguito ad alcune divergenze sulla condotta delle operazioni bel conflitto nello Yemen e all'uccisione del giornalista saudita, residente negli Stati Uniti, Khasoggi e alle critiche statunitensi, l'Arabia Saudita ha sospeso le operazioni di rifornimento in volo con le aviocisterne USA.
Circa i danni collaterali dei bombardamenti  dei velivoli della coalizione a guida saudita, purtroppo fanno parte delle possibili conseguenze di operazioni di quel tipo, quasi impossibile da azzerare, come sanno bene anche i paesi NATO che bombardarono la Serbia nel 1999.
Non sembra che i medesimi critici siano altrettanto attenti al sistematico lancio di missili balistici di costruzione iraniana contro i centri abitati sauditi, azione che non ha certo stemperato il clima dello scontro e che ha riguardato centinaia di missili, quasi tutti intercettati dai PATRIOT sauditi.
Fra le palesi violazioni del diritto, solo per citare l'ultimo esempio, vi è la denuncia di alcune organizzazioni mondiali per l'aiuto alle popolazioni che hanno denunciato il fatto che miliziani houthi a Hoddeida non hanno trovato di meglio da fare che piazzarsi sul tetto di uno dei principali ospedali della città (il "22 Maggio"), contraddistinto dai simboli della Mezza Luna Rossa prima che la struttura venisse conquistata dai loro nemici, in particolare dalla BRIGATA DEI GIGANTI.
Gli Stati Uniti nello Yemen hanno colpito i terroristi di al-Qaeda, con azioni chirurgiche ma hanno mantenuto una posizione distaccata anche se sono stati bersaglio delle forze houthi, in particolare con il lancio di missili antinave.
I miliziani alleati dell'Iran, che non solo invia armi ed istruttori ma ne cura la propaganda, sono in una posizione molto difficile e stanno per perdere il porto di Hoddeida, fondamentale per i loro rifornimenti.

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