venerdì 2 febbraio 2024

 REAZIONE STATUNITENSE IN MEDIO ORIENTE


- Dopo l'attacco che ha causato l'uccisione di tre militari statunitensi la notte del 2 febbraio vi è stata una reazione statunitense in Siria e Iraq, dove sono state colpite basi delle milizie filo iraniane. Sono stati centrati vari bersagli lungo il fiume Tigri, con la maggior parte dei bersagli situati nella Siria orientale. Una risposta forte a cui ne potrebbero seguire altre. Nei raids sono stati utlizzati anche bombardieri strategici B-1 B con munizionamento di precisione. Alle operazioni, fatto importante, hanno partecipato anche velivoli giordani.

In giornata gli israeliani avevano colpito in Siria, nell'area di Damasco, anche loro colpendo  elementi iraniani.

- Si hanno ulteriori informazioni sulle azioni svolte. Sono state utilizzati 2 bombardieri B-1 B provenienti dagli USA e riforniti in volo, armati con munizionamento di precisione, a cui si sono aggiunti altri velivoli. Sono stati distrutti bersagli in cui operavano elementi delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, colpite con precisione e la distruzione dei bersagli assegnati (sembra 18), di cui solo due in Iraq. 

Gli Stati Uniti hanno rimarcato che potrebbero esservi altre azioni simili.

Intanto si è avuta notizia che un elicottero russo Mi- è precipitato due giorni fa in Siria, con l'uccisione di tutti i militari a bordo. Sembra che non si tratti di un atto bellico ma di un incidente.

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