giovedì 8 febbraio 2024

Speciale Guerra in Ucraina

 

AGGIORNAMENTI 8 FEBBRAIO 2024

 

- SULLE DICHIARAZIONI DELL'AMBASCIATORE RUSSO

L'ambasciatore russo a Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni che meritano un sereno commento, nonostante la loro gravità. 

Ha affermato, fra le altre cose, che i rapporti fra i due paesi "sono simili a quelli registrati all'Epoca della Seconda Guerra Mondiale e dell'aggressione nazifascista".

Ambasciatore, guardi che qui nessuno è imbecille e non è che ripetendo tesi completamente fuori dalla realtà, queste divengono realtà oggettiva, nonostante l'appoggio di qualche italiano. La Russia ha aggredito nel 2014 l'Ucraina e poi ha tentato di annetterla interamente dal 2022. E' andata male e noi siamo fieri di aver dato un contributo pratico ad una coraggiosa resistenza, che voi tentate di stroncare anche bombardando i centri abitati.

Le chiediamo come mai un ufficiale russo abbia corrotto un ufficiale italiano per ottenere dei segreti, ma Le chiediamo anche se conosce niente di fondi dalla Russia a personaggi italiani, magari del mondo dell'informazione, solerti "ripetitori" delle tesi russe.

Guardi che è male informato anche sull'apporto di equipaggiamenti italiani verso l'Ucraina, in quanto non siamo sicuramente al quinto posto. Ma lei crede di spaventare chi appoggia i sacrosanti diritti dell'Ucraina aggredita e non si spaventa della Russia, grande potenza ma da due anni incapace di ottenere una vittoria. E lasciamo stare tesi puerili come l'onnipresente "nazifascismo"; accusa da voi utilizzata contro tutti. Non siamo né nazisti né fascisti ma non lasceremo solo un paese che voi avete aggredito, e non racconti favole a noi che siamo presenti in Ucraina fin dall'aprile del 2014 ed eravamo fra Mariupol e  Rostov quando, in quell'estate, i vostri reparti regolari sono entrati in azione dato che i "separatisti" erano in grave difficoltà. 

Lo vada a dire ai suoi capi che i nostri rapporti torneranno normali solo quando l'aggressione terminerà e smetterete di andare all'attacco con i vessilli dell'imperialismo sovietico. 

- CAMBIO AI VERTICI UCRAINI Dopo mesi di voci, il generale  Zaluzhnyi è stato avvicendato dal generale Syrskyi alla testa delle Forze Armate ucraine. Syrskyi era alla testa dell'Esercito e si è distinto nella difesa della capitale e nella riconquista di gran parte dell'oblast di Larliv che era stato in precedenza occupato dai russi. Qualche problema era sorto fin dall'epoca della battaglia per Bakhmut ma oggettivamente, con le risorse disponibili, sarebbe stato difficile ottenere risultati migliori. Ma l'esito dell'offensiva estiva ha creato dei problemi e Zelensky ha voluto puntare sul rinnovamento per infondere maggior motivazione al personale, impegnato in un compito veramente molto difficile. Solo il tempo potrà dire se si tratta di una mossa azzeccata. 

- AVDIIVKA Proseguono i forti attacchi russi ad Avdiivka, con un grosso appoggio dell'artiglieria e l'impiego di fucilieri appiedati, le cui perdite sono alte. Ieri è stato abbattuto nel settore un elicottero d'attacco Ka.52 da parte di un missile spalleggabile ucraino. Gli elicotteri stanno giocando un ruolo importante nell'appoggiare gli attacchi e sarebbe molto importante poterli contrastare con l'impiego di caccia F-16.

- SCAMBIO DI PRIGIONIERI Circa 100 prigionieri per parte sono stati scambiati oggi. Intanto si ha la conferma che sull'Il.76 abbattuto recentemente, non si trovava alcun prigioniero ucraino, come affermato da Mosca.

 

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