Speciale Guerra in Ucraina
CRONOLOGIA 17 FEBBRAIO
- LA SITUAZIONE AD AVDIIVKA L'arrivo della 3a Brigata AZOV ad Avdiivka, insieme ad altri rinforzi, sembra aver dato maggior vigore alla resistenza della cittadina, da 5 mesi sotto attacco dei russi. Nei giorni precedenti il maltempo aveva ridotto anche l'efficacia dei droni d'attacco.
- CHE COSA E' AVDIIVKA Quanti italiani sono stati ad Avdiivka. la cittadina a nord di Donietsk? Crediamo molti pochi. Noi l'abbiamo visitata ed era già prima linea dal 2014. Ora le forze di Putin, con uno sfozo molto costoso, stanno avanzando al suo interno. Era importante per il semplice fatto che le sue posizioni boccavano un nodo stradale e ferroviario a nord di Donetsk che si vedevano dalla prima linea, nella solita immensa pianura. A nord del centro abitato vi era un complesso industriale (ancora sotto controllo ucraino) e vi passava una importante linea ferroviaria a due binari. Se con tutto l'impegno russo ci sono voluti molti mesi, molti mezzi e un lago di sangue per conquistarla, avanzando di pochi chilometri, è indice che i russi hanno dei grossi problemi. Che sarebbero ancora maggiori se i politici statunitensi non si fossero messi a farsi dispetti, con una parte dei repubblicani che bloccano nuovi stanziamenti volendo più fondi per il controllo della frontiera con il Messico.
Il conflitto sarà ancora lungo e il punto chiave è se si sarà in grado di fornire agli ucraini gli strumenti per affrontare il grande potenziale russo. Ricordiamo quando i croati, nel novembre del 1991, persero Vukovar, posta sul Danubio (il confine con la Serbia). Sembrava una grande vittoria ma sappiamo che la resistenza dei suoi difensori dette modo alle forze di Zagabria di organizzarsi, bloccare il nemico (che aveva una schiacciante superiorità), fino alle offensive del 1995, dopo aver ricevuto adeguati rinforzi, che risolsero il conflitto.
- AVDIIVKA: FUORI DLLA TRAPPOLA Oggi, con una rapida manovra, le forze ucraine, sono ripiegate di pochi chilometri per evitare di essere accerchiate nella parte urbana della cittadina che ancora controllavano. La manovra è stata appoggiata dalla 3a Brigata e non ha riguardato il caposaldo all'interno della fabbrica alla periferia nord del centro abitato. L'attacco russo è durato cinque mesi e mezzo, ha impegnato 50.000 uomini (sostituiti nel tempo da rincalzi), essendo costato circa 10.000 morti, un numero superiori di feriti, circa 200 MBT e via proseguendo. A Putin serviva un seppur piccolo successo, pagato a caro prezzo da vendersi alle prossime elezioni, dove non ha avversari, avendoli "sistemati" tutti. A modo suo. Il problema di fondo è sempre lo stesso: dare all'Ucraina i vari strumenti per difendersi adeguatamente.
- TRE AEREI RUSSI ABBATTUTI In giornata si è avuto la notizia dell'abbattimento di ben tre moderni velivoli russi. Si tratta di 2 Su.34 d'arracco e di un caccia Su.35, di cui Mosca produce solo una ventina di esemplari all'anno. Questi abbattimenti ricordano quelli, di pochi giorni fa di un AEW A-50 e il danneggiamento un Il.22 da ascolto elettronico, da sistemi missili PATRIOT (probabilmente nella versione PAC-2), trasportati e istallati di sorpresa più vicini al fronte. In questo modo possono ingaggiare velivoli russi che operano ben dietro le proprie linee, ricordando che i russi attaccano le posizioni tattiche ucraine sganciando bombe plananti guidate rimanendo decine di chilometri entro le proprie linee. Gli ucraini hanno pochi di questi sistemi e debbono utilizzarli con attenzione. Le cose muterebbero radicalmente quando fossero disponibili un numero congruo di F-16 con missili a medio raggio AIM-120, in quando potrebbero ingaggiare bersagli a grande distanza, ricordando che per sganciare le bombe plananti a lungo raggio i velivoli devono volare ad alta quota, ben visibili da grande distanza.