martedì 10 gennaio 2023

 Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI 11 GENNAIO (322° giorno)

 

- I RUSSI ENTRANO A SOLEDAR Ieri pomeriggio è stato confermato che le truppe russe sono entrate al centro del villaggio di Soledar (di cui avevano già occupato la parte orientale), pur subendo forti perdite. Nella notte i reparti ucraini si sarebbero sganciati  sotto la protezione dell'artiglieria e dopo aver inflitto perdite molto alte alle truppe di Mosca, il tutto per una cittadina relativamente piccola (10.800 abitanti). L'offensiva non solo è costata cara ai russi ma ha drenato ulteriori risorse. I russi sperano poi di poter puntare da nord su Bakhmut, centro di ben altra importanza, vanamente attaccato fin dallo scorso agosto. Probabilmente Kiev doveva inviare rinforzi e cambi ai reparti prima ma bisogna sempre ricordare chi hanno di fronte gli ucraini, vale a dire uno dei maggiori eserciti al mondo, fatte salve note carenze.

Se tutto quello che può fare Mosca è occupare una cittadina dopo 4 mesi di offensiva, è facile capire quali sono le reali capacità offensive russe oggi.

Probabilmente Kiev sta aspettando rinforzi ulteriori prima di lanciare la sua nuova controffensiva. Per esempio si ha notizia di una nave con 189 container di munizioni spedita dal Pakistan con a bordo anche colpi da 122 e 152 mm che scarseggiano nonostante altri flussi (Finlandia, Bulgaria etc.). 

- SI COMBATTE ANCORA A SOLEDAR Le truppe russe sono all'interno della cittadina di Soledar ma non non hanno preso il controllo, incontrando ancora una forte resistenza, appoggiati dalla propria artiglieria. La cittadina, dove si trovano grandi miniere di sale con 200 km di tunnel, è stata completamente distrutta ma i reparti ucraini continuano a difenderla con grande determinazione, cercando di limitare le perdite. Il Donbas per ora è l'unico fronte realmente attivo e qui i russi hanno concentrato molte delle loro forze, utilizzando anche i contractor del Gruppo WAGNER, ex detenuti inclusi, cercando di ridurre l'impatto delle loro perdite sulla società.

Un bosco distrutto dal fuco dell'artiglieria alla periferia di Bakhmut, testimonia la violenza dei cannoneggiamenti.

 

- NUOVO ATTACCO A SOLEDAR Anche oggi le truppe russe hanno tentato di completare la conquista di Soledar ma, grazie anche al tiro dell'artiglieria e dei mortai pesanti, sono state respinte con perdite. La cittadina (10.800 abitanti prima della guerra) sta diventando un vero "tritacarne" per i russi che si ostinano all'attacco nonostante le perdite subite. I difensori si stanno comportando eroicamente perché l'artiglieria russa è sempre in azione e batte anche le vie d'accesso subendo però il preciso fuoco di controbatteria ucraino, condotto anche con il ricorso ai micidiali semoventi PzH.2000 da 155/52 mm.

- L'ITALIA INVIERA' ALTRI EQUIPAGGIAMENTI Con 125 "si" e 28 "no" (i 5 Stelle più due del PD che hanno ammesso di essersi sbagliati nel premere i tasti, il che lascia però riflettere) la fornitura di armi è stata approvata al Senato per tutto il 2023, per cui non saranno necessari altri passaggi. Serve urgentemente un sesto invio con materiale pesante mentre è fondamentale il coordinamento con gli altri paesi, per esempio per la produzione di scorte per rimpiazzare quanto inviato, in particolare munizionamento. In ballo vi è anche la fornitura dei missili antiaerei SAMP-T, armi moderne per cui serviranno anche altri missili, da utilizzare contro le armi più insidiose visto le loro capacità ma anche il loro costo, ricordando che versione terrestre è frutto della collaborazione italo-francese. Per i droni vanno bene le mitragliere come si è visto

- AIUTI ANCHE UMANITARI Il Governo italiano ha inviato in Ucraina 50 tonnellate di equipaggiamenti elettrici per riparare la griglia elettrica del paese, colpita dai bombardamenti russi. Ci è voluto del tempo ma alla fine sono partiti anche questi equipaggiamenti, dopo che altrettanto hanno fatto molti paesi.

- GERASIMOV CAPO OPERAZIONI IN UCRAINA Il Ministro della Difesa russo Sergeu Shoigu ha nominato il generale Valery Gerasimov a capo delle operazioni militari russe in Ucraina al posto del generale Sergey Surovikin, messo in quella posizione solo lo scorso ottobre. Il repentino cambio al vertice è sinonimo dell'inefficacia dell'azione russa in Ucraina; le operazioni ormai non hanno portato alcun risultato favorevole a Mosca ormai da mesi, mentre in ambienti vicino al Cremlino si sollevano malcontenti per la gestione del conflitto. Lo stesso ha fatto il capo del Gruppo Wagner e il capo dei ceceni filo-russi.

- LEOPARD DALLA POLONIA Il presidente polacco Duda ha detto che Varsavia fornirà 10 LEOPARD 2 all'Ucraina. probabilmente è solo l'inizio di afflussi di mezzi di questo tipo.
 

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