giovedì 13 maggio 2021

 CONSIGLIERI PORTOGHESI ED EUROPEI 

PER IL MOZAMBICO

 

Il governo del Portogallo ha mandato altri 60 consiglieri militari in Mozambico, una sua ex colonia fino al 1975, come parte di un nuovo accordo di cooperazione volto ad aiutare il paese ad affrontare l’insurrezione legata allo Stato Islamico nella provincia settentrionale di Cabo Delgado che insanguina la regione dal 2017. Lo ha annunciato il 10 maggio il ministro della Difesa portoghese Joao Cravinh.

I miliziani islamisti hanno intensificato in modo massiccio gli attacchi nell’ultimo anno, facendo pagare un pesante tributo ai civili e minacciando le attività legate allo sfruttamento del gas naturale da parte di compagnie straniere.

L’accordo tra Lisbona e Maputo, che durerà fino al 2026, vedrà il Portogallo aumentare il numero di truppe in Mozambico per addestrare i soldati mozambicani ad affrontare la rivolta, condividere l’intelligence e aiutare il paese a utilizzare i droni per monitorare i movimenti dei miliziani. Maputo conta su altri paesi per rinforzare le sue piccole forze armate che devono proteggere un territorio molto vasto. L'Unione Europea sta valutando d'inviare 2/300 consiglieri e molto probabilmente fra loro vi dovrebbero essere anche militari italiani, apprezzati durante la missione ONU del 1993/94.



 

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