SMENTITA DA ISRAELE L'INVASIONE DI GAZA
Poche ore dopo aver annunciato che le truppe israeliane erano entrate nella parte settentrionale della striscia di Gaza, il ministero della Difesa israeliano ha annunciato che si era trattato di: "un errore di comunicazione". Siccome conosciamo la situazione e come Israele gestisce le informazioni (magari agendo ma non dichiarandolo), è abbastanza evidente che questo annuncio serviva per vedere come avrebbero reagito le forze di Hamas. Magari qualche capo ha deciso di muoversi rendendo meno complessa la sua localizzazione. Israele ha un impressionante sistema di controllo della zona, fatto di UAV e stazioni di ascolto elettronico, per esempio delle celle telefoniche.
Comunque i razzi di Hamas, seppure in misura ridotta, vengono ancora lanciati mentre proseguono le azioni israeliane, anche utilizzando elicotteri d'attacco AH-64 APACHE.
Il numero delle vittime ufficiale è salito a 107 per i palestinesi e a 7 per gli israeliani. Veramente pochi se si pensa il volume di fuoco sviluppato e il fatto che i territori intorno a Gaza sono con una enorme densità e Hamas sistema le proprie strutture militari in mezzo ai centri abitati e anche all'interno di complessi residenziali.
Intanto possiamo dire che i razzi più potenti di Hamas, di concezione iraniana, sono lunghi circa 3,5 metri e vengono piazzati su di uno scivolo inclinato all'interno di una stretta buca, orientata verso il bersaglio. Ovviamente queste buche erano state realizzate in precedenza, senza destare particolare sospetti.
Israele è ora preoccupato per le violenze diffuse fra la popolazione palestinese, incluso cittadini israeliani. Sono uscite fuori delle armi, incluso quelle automatiche, e ci sono state varie e gravi violenze anche in luoghi come Haifa o nella cittadina di Lod, praticamente adiacente all'aeroporto internazionale Ben Gurion, chiuso quando il lancio dei missili era intenso ma poi sempre riaperto.
Ricordiamo che molte basi aeree sono sotto il tiro dei nuovi razzi lanciati da Gaza, così come depositi e anche la centrale nucleare israeliana.
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