giovedì 6 maggio 2021

 

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SPARI CONTRO UN PESCHERECCIO ITALIANO

 

Il comandante del peschereccio ALISEO è rimasto ferito  dal fuoco partito da una motovedetta libica, circa 75 miglia a nord-est di Tripoli (e nord nell'inesistente "Golfo di Bengasi" come riferito da una rete televisiva italiana) oppure delle "coste della Cirenaica", che stanno da un'altra parte, se la geografia non è una opionine (e in questo caso significa coinvolgendo altri attori della partita in corso nel paese!). L'unità che ha sparato nel pomeriggio del 6 maggio, quello che i libici hanno definito "colpi di avvertimento", fa capo alla Guardia Costiera del GNA e potrebbe essere una vedetta ceduta a sua tempo dall'Italia. L'unità non era nelle acque territoriali libiche ma nella Zona di Protezione della Pesca libica. E' intervenuta la fregata LIBECCIO sul posto. Il capitano del peschereccio era stato condotto inizialmente sull'unità libica ma poi è stato trasferito e curato sull'unità italiana. La LIBECCIO ha inviato in volo un elicottero AB-212 e sul posto è giunto anche un pattugliatore P-72 del 41° Stormo di Sigonella.

Un comunicato libico fa riferimento a "colpi sparati in aria" ma siccome i proiettili non rimbalzano contro le nuvole, le cose sono andate evidentemente diversamente.

Sette pescherecci erano già stati ingaggiati tre giorni prima, a conferma di un problema esistente in quelle acque. Nel precedente ingaggio sul posto era subito intervenuta la fregata ALPINO.

Il fatto grave è che si sparano non colpi di avvertimento ma si tira sull'unità pescherecce, altrimenti non si sarebbe registrato un ferito.

Del resto i problemi della pesca emergono ora che il Regno Unito è fuori dall'Unione Europea e sono sorti problemi con i battelli da pesca francesi che operano nei pressi delle Isole del Canale britanniche, tanto che si sono mosse le rispettive marine.

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