RIAPERTURA PARZIALE DI KERCH
La Russia, sotto forte pressione internazionale, ha riaperto lo stretto di Kerch alle navi ucraine mercantili. Queste vengono comunque ispezionate dai russi che fanno perdere tempo. Sembra che a Mosca inizino a comprendere di averla fatta troppo grossa, anche se non ammetteranno mai pubblicamente, e di rischiare ulteriori sanzioni e la fornitura di armi moderne a Kiev. La risposta dei paesi della NATO (con l'Italia molto più cauta) è stata insolitamente ferma e il segretario generale dell'Alleanza ha avuto parole di condanna e preoccuazione. La Turchia, che non dimentichiamo controlla il Bosforo, ha confermato la sua posizione sull'occupazione della Crimea. Kiev ha lanciato lo stato d'emergenza in 10 regioni (quelle che hanno a che fare con la presenza militare russa) e l'Europa sta iniziando a guardare a situazione colpevolmente trascurate, come l'enclave di Kalinigrad/Koingsberg, la presenza russa in parte della Moldavia e l'occupazioe di due grandi regioni della Georgia.
Alla Turchia non è piaciuto affatto il comportamente di Putin anche con il principe ereditario saudita al G20 in Argentina, visto che lo voleva sotto scacco dopo il caso Khashoggi.
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