GRUPPO ANTISBARCO A MARIUPOL
Il generale
ucraino Serhiy Nayev, che conduce le operazioi nel Donbas e che in
ottobre ci ha concesso una intervista in esclusiva, ha reso noto di aver
dislocato un gruppo antisbarco nell'area di Mariupol, in quanto si teme
un'azione di questo tipo da parte delle forze russe. Le coste basse e
sabbiose e la vicinanza della penisola del Kuban (in mano russa),
faciliterebbero operazioni di questo tipo, qualora Putin decidesse
un'azione di forza in grande stile, azzardando molto. Ma in passato non
ha esitato davanti a passi importanti e compromettenti.
Del
resto al Kremlino si è preoccupati per il progressivo potenziamento
dell'apparato militare di Kiev che riduce progressivamente il vantaggio
militare russo, fino ad oggi ragione di tanti interventi. Vi è poi il
timore che davanti ad un disastro economico, Putin tenti di distrarre
l'opinione pubblica russa (che controlla strettamente tramite il
controllo dei media) creando una minaccia esterna. Ci vuole della faccia
tosta per farlo ma lui l'ha già dimostrata in passato, negando
ostinatamente che i suoi reparti fossero schierati nel conflitto con
l'Ucraina, quando era chiarissimo quello che stava avvenendo.
Intanto
stime attendibili indicano n 32.000 i militari separatisti schierati
nel Donbas, troppo pochi per sostenere uno scontro se non vi fosse il
vasto appoggio di Mosca.
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