sabato 29 dicembre 2018

GRUPPO ANTISBARCO A MARIUPOL 


Il generale ucraino Serhiy Nayev, che conduce le operazioi nel Donbas e che in ottobre ci ha concesso una intervista in esclusiva, ha reso noto di aver dislocato un gruppo antisbarco nell'area di Mariupol, in quanto si teme un'azione di questo tipo da parte delle forze russe. Le coste basse e sabbiose e la vicinanza della penisola del Kuban (in mano russa), faciliterebbero operazioni di questo tipo, qualora Putin decidesse un'azione di forza in grande stile, azzardando molto. Ma in passato non ha esitato davanti a passi importanti e compromettenti.
Del resto al Kremlino si è preoccupati per il progressivo potenziamento dell'apparato militare di Kiev che riduce progressivamente il vantaggio militare russo, fino ad oggi ragione di tanti interventi. Vi è poi il timore che davanti ad un disastro economico, Putin tenti di distrarre l'opinione pubblica russa (che controlla strettamente tramite il controllo dei media) creando una minaccia esterna. Ci vuole della faccia tosta per farlo ma lui l'ha già dimostrata in passato, negando ostinatamente che i suoi reparti fossero schierati nel conflitto con l'Ucraina, quando era chiarissimo quello che stava avvenendo.
Intanto stime attendibili indicano n 32.000 i militari separatisti schierati nel Donbas, troppo pochi per sostenere uno scontro se non vi fosse il vasto appoggio di Mosca. 



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