giovedì 25 ottobre 2018

CLANDESTINI: SCONTRI ALLA FRONTIERA 
FRA BOSNIA-ERZEGOVINA E CROAZIA
Il 24 ottobre si sono registrati scontri a Velika Kladusa, alla frontiera fra Croazia e Bosnia-Erzegovina, nell'angolo nord-occidentale della BH, non lontano da Biach.
Nella zona in questi mesi si sono accampati circa 7.000 clandestini, giunti in Bosnia attraverso la Serbia (che non si oppone al loro passaggio), tentando di passare il confine, per arrivare in Croazia, paese dell'Unione Europea.
Le direttive europee sono state chiare per Zagabria: "Dovete proteggere i confini" e i croati, così come gli sloveni, lo stanno facendo con determinazione e buoni risultati.
Il 26 una massa di migliaia di persone ha tentato di sfondare la frontiera. Le forze di polizia di sicurezza di Sarajevo erano schierati su due cordoni. Il primo è stato sfondato ma il secondo ha retto. Ovviamente dall'altra parte vi erano anche le forze di Zagabria.
Le persone giunte da varie parti del mondo, tentano di passare il lungo e impervio confine, venendo il più delle volte bloccati e rispedite indietro.
Questi paesi ci stanno dando, su suggerimento europeo, una lezione su come si presidia un confine e su come non ci si fa travolgere dalle masse. I cittadini locali, alle prese con tanti problemi, stanno reagendo con forza crescente.
Quando da queste parti si sparava e si massacrava, ci sono stati i profughi, accolti in vari paesi, ma poi quasi tutti sono rientrati nelle loro case. L'attuale migrazione ha soprattutto ragioni economiche ma bisognerebbe che l'impegno di tanti non fosse diretto alla fuga ma a mutare la situazione nei parsi d'origine.

Nessun commento:

Posta un commento