MAR ROSSO:
LA REAZIONE ISRAELIANA
Dopo molte azioni della milizia houthi contro Israele, condotte con droni e missili, è giunta il 20 luglio una prima reazione. Un gruppo di velivoli israeliani, forniti in volo, ha colpito e distrutto i depositi di carburante di Hoddeida, il principale porto in mano ai miliziani guidati dall'Iran. I velivoli statunitensi e britannici fino ad oggi avevano colpito equipaggiamenti militari. Gli israeliani hanno colpito e distrutto una installazione fondamentale perché le petroliere non hanno più dove scaricare il loro carico. E non è detto che non si abbiano altre azioni, per esempio verso ponti e viadotti fondamentali.
L'azione, che ha visto volare il velivolo su gran parte del Mar Rosso, è arrivata 26 ore dopo che un drone houthi ha colpito Tel Aviv, facendo un morto e alcuni feriti.
I depositi, fondamentali anche per i civili, non erano stati colpiti neppure quando le truppe della coalizone anti houthi erano giunte alla periferia della città portuale. Dopo molte ore le installazioni sono ancora in fiamme.
- F-35 IN AZIONE La radio delle Forze Armate israeliane ha affermato che bell'azione sono stati impiegati 12 velivoli F-35. Ricordiamo come gli houthi non dovrebbero avere velivoli da caccia operativi ma hanno una contraerea missilistica e covenzionale fornita dall'Iran.
- L'operazione israeliana ha preso il nome di BRACCIO LUNGO.
- Gli israeliani hanno comunicato che contrasteranno l'invio di altre armi iraniane alla milizia houthi, il che lascia intendere nuove azioni.
- MISSILE INTERCETTATO Un sistema missilistico ARROW ha intercettato un missile diretto in Israele la mattina del 21 luglio. Ovviamente il gesto aggrava la situazione.
- AZIONI AEREE Velivoli britannici e statunitensi hanno colpito una località costiera a nord di Hoddeida in quattro ondate il 21 luglio.
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