mercoledì 23 agosto 2023

 Speciale Guerra in Ucraina


L'ELIMINAZIONE DEI CAPI DELLA WAGNER


Le indagini sull'eliminazione dei vertici della WAGNER, fra cui Prighozin e il fondatore di questa famosa PMC, sembrano molto semplici. Basta analizzare le poche foto dei relitti dell'Embraer brasiliano per notare gli inconfondibili segni di una testata militare, fori molto simili fra di loro. Il velivolo ha perso un'ala ed è precipitato dopo essere stato raggiunto da un missile. Il secondo velivolo è tornato indietro, a Mosca, e i suoi occupanti sono stati subito arrestati da elementi delle forze speciali.

Putin, che aveva stretto la mano a Prigozhin e "concesso il perdono" dopo i fatti di 2 mesi fa, si conferma quello che è sempre stato e sempre sarà. Usa tutti i sistemi per gestire e mantenere il potere, incluso l'eliminazione fisica. Basta vedere la lunga lista di capi separatisti del Donbas fatti fuori perché facevano "la cresta" sui fondi che la Russia fa pervenire per assicurare un minimo di economia a questa zona occupata dal 2014.

Questi sistemi sono classici per certi regimi ma indicano anche una lotta spietata per il potere che riguarda anche i vertici militari, tanto che qualcuno è finito già agli arresti. Una lotta senza esclusione di colpi come conferma quest'ultimo, almeno per ora, episodio.

Ora bisogna vedere come reagiranno i contractor della WAGNER, ricordando che l'organizzazione ha una gerarchia fin troppo semplice, con gregari e capi e non una vera catena di comando. Potrebbe succedere di tutto perché l'andamento del conflitto sta causando crescenti insofferenze anche fra l'oligarchia russa anche se il potere rimane nelle mani dei servizi segreti e dei militari.

Ovviamente in tanti volevano la testa di Prigozhin, inclusi i vertici militari, da lui attaccati in modo assolutamente feroce, con un linguaggio molto crudo. Putin non ha bisogno di critici ma di meri esecutori. Magari cambiarà qualche altro vertice ma quando e come deciderà lui, sempre più insofferente verso l'andamento delle operazioni. 

Di sicuro Putin è, almeno per ora, il più forte ma sono clamorose  le divisioni all'interno del regime, con figure di spicco fatte fuori o arrestate (come il generale Surovikin) e via proseguendo. Se le cose continuassero a non andare bene sul piano militare, gli equilibri attuali potrebbero saltare in modo clamoroso. 

Putin ha messo in stato d'allarme tutta la strututra di sicurezza perché si temono reazioni ma gran parte dei musicisti ora si trovano in Bielorussia e mancano di capi carismatici, almeno per ora. Sembra però che l'evento, che ovviamente la propaganda di Mosca tenta di far passare per un incidente, ha lasciato pesanti strascichi. Ricordate come era stato accolto Prigozhin a Rostov solo due mesi fa? Alla fine tutte le cose si sommano e può scaturire di tutto e probabilmente vedremo altri regolamenti di conti se non molto di più.


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