giovedì 23 dicembre 2021

 PUTIN PROPONE L'ITALIA COME MEDIATRICE

Nella conferenza di fine anno, Putin ha fatto riferimento ad un eventuale ruolo dell'Italia come mediatrice nel confronto fra Russia e NATO. I governi italiani hanno avuto un ruolo generalmente fin troppo tollerante riguardo alla politica dell'autocrate che controlla il grande paese, sia per quanto riguarda i diritti umani che per la politica estera, sfociata nell'occupazione di larghi tratti del territorio di Georgia e Ucraina, confini riconosciuti in ambito internazionale e che le sue truppe hanno clamorosamente violato.

Se non vi fossero state queste violazioni, i paesi dell'Europa orietale, che si sentono minacciati seriamente (come dargli torto?) non avrebbero richiesto e ottenuto qualche protezione in più, con lo schieramento di piccoli contingenti e l'invio di qualche velivolo.

L'Italia non avrebbe problemi per fungere da mediatrice ma pensiamo che si sia trattato di una mossa per seminare problemi all'interno della NATO, alleanza all'interno della quale le posizioni nei confronti della politica di Putin sono varie. 

Putin dice di temere l'espanzione a oriente della NATO ma se non avesse invaso alcuni vicini, i paesi occidentali avrebbero cercato solo di intrattenere buoni rapporti con il Cremlino. Per non parlare dei metodi con cui mantiene il potere e si comporta nei riguardi dell'opposizione.



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