domenica 6 ottobre 2019

CONTE RINUNCIA A 5 FUCILI
MA NON AGLI F-35 

Ricorderete quando Conte (nella precedente versione) ad Arezzo istituì una borsa di studio dicendo che la Difesa rinunciava a cinque fucili, un gesto profondamente demagogico, a cui applaudirono i soliti noti.
Bene, vorremmo sapere cosa pensano i medesimi signori del fatto che Conte (in versione .2,) ha assicurato i segretario di Stato Pompeo che il programma F-35 va avanti regolarmente.
Noi siamo stati sempre dell'avviso che, superato un certo punto, qualsiasi ipotesi di blocco sarebbe una catastrofe, politica oltre che economica. Però da LEU, dai 5 Stelle e via proseguendo, vorremmo sapere che cosa ne pensano di questa scelta. Non hanno proprio niente da dire o erano "distratti"e non se ne sono accorti? 
E' evidente che davanti a pochi migliaia di Euro Conte fa il pacifista, ma davanti a commesse importanti e con i rapporti con gli Stati Uniti in ballo, si allinea e scatta sugli attenti.
Intanto vi è il rischio di dazi sull'agro-alimentare italiano, perché gli USA accusano l'Europa di aiuti di stato al gruppo Airbus. Piccolo ma non secondario dettaglio: l'Italia non fa parte di Airbus ma, anzi, diverse aziende collaborano con la statunitense Boeing. La cosa ci sembra al limite dell'offensivo e dell'irrazionale.
Seguiremo lo sviluppo della situazione e, intanto, auguriamo a Conte di stare sereno e di ripassare la parte del "servitore dei due padroni" di una famosa commedia.

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