PROSEGUE L'OFFENSIVA DI ERDOGAN IN SIRIA
Questa mattina si combatte in vari punti dei 370 chilometri di confine fra Siria e Turchia controllati dalle Forze Democratiche Siriane dopo l'inizio dell'operazione SORGENTE DI PACE voluta da Erdogan, scattata, nonostante vari ammonimenti, dopo che Trump ha ritirato i pochi elementi statunitensi presenti sul confine, un gesto che ha lasciato sorpresi vari e qualificati osservatori. probabilmente non il primo errore del presidente statunitense nella seppur complessa vicenda del lungo conflitto in Siria, uno scontro anche a livello internazionale di vaste proporzioni.
I kurdi sono decisi a resistere anche se sono inferiori sotto il punto di vista numerico e soprattutto a livello di mezzi pesanti.
L'azione di Erdogan non trova giustificazione neppure con l'attività militare kurde in Turchia che si è da tempo ridotta notevolmente. Probabilmente ha bisogno di più territorio siriano dove rimandare una parte dei tre milioni di profughi siriani che si trovano in Turchia e che l'Europa non vuole assolutamente vedersi giungere sul suo territorio (nonostante non siano profughi economici, a differenza di altri che giungono dall'Africa e da altre zone)e che pesano sull'economia di Ankara.
Con la sua politica Erdogan ha allontanato completamente la Turchia dall'Europa, cacciandola in un difficile confronto in Medio oriente che lo vede allontanarsi perfino dalla NATO. Fioccano
Intanto, approfittando della situazione, perfino Daesh tenta di rialzare la testa, lanciando alcune azioni.
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