mercoledì 18 settembre 2019

AGGIORNAMENTI DAL DONBAS 



Se in alcune zone del fronte del Donbas si continua a sparare, con un drammatico corollario di morti e feriti da entrambe le parti, in altre zone vi sono dei segnali incoraggianti. Nei pressi di Lugansk (alla sua periferia nord) per esempio, è stata aperta una passerella che consente il traffico pedonale sui resti di un ponte fatto parzialmente saltare in aria dai separatisti. Ovviamente il transito non è libero ma sotto controllo.
Sembra che Putin sia sempre più preoccupato dai costi economici del suo intervento in Ucraina, in quanto deve mantenere quelle popolazioni mentre anche per la Siria oltre che per gli armamenti deve provvedere per altre esigenze, solo in minima parte appoggiato dall'Iran. Dato che le risorse di Mosca non sono infinite, il paese rischia una grave recessione, in parte per ora evitata per la ripresa, seppur parziale, dei prezzi petroliferi anche dopo i reiterati attacchi iraniani al petrolio saudita e degli Emirati.
Tutti stanno seguendo con attenzione le mosse del nuovo presidente ucraino Zelensky, che non ha precedenti esperienze politiche venendo dal settore dello spettacolo. Sicuramente è armato di buone intenzioni ma deve provare a risolvere problemi molto grandi e difficili.

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