UCCISA LA COOPERANTE ITALIANA IN KENIA?
Dopo quattro mesi dal rapimento, si nutrono serie preoccupazioni per la vita della cooperante italiana rapita in Kenia a dicembre. Non si hanno notizie né si hanno tracce della sua presenza, nonostante le autorità di polizia locali fossero state all'inizio molto tranquillizzanti, certe, a loro dire, di risolvere rapidamente il caso.
Se fosse finita nelle mani di Al Shabab, che opera anche in Kenia, vicino alla frontiera con la Somalia, sarebbe già giunta una rivendicazione e la richiesta di un riscatto.
Da queste parti la presenza di una donna bianca da sola non passa certo inosservata. Chi l'ha rapita potrebbe averla uccisa per cancellare ogni prova, magari quando si è accorto che la donne rallentava la loro fuga.
Del caso si sta occupando l'AISE. Purtroppo la donna non ha voluto seguire i consigli dei suoi colleghi, compiendo un azzardo andando a dormire da sola in un villaggio. Alle volte questi personaggi hanno comportamenti troppo confidenti, pagandone poi le conseguenze.
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