venerdì 29 marzo 2019

PROSEGUE LA REPRESSIONE CONTRO 
I TARTARI DI CRIMEA


Prosegue la repressione contro i tartari di Crimea, vale a dire una popolazione originaria della penisola, interamente deportata da Stalin in Asia nell'estate del 1944 e ivi esiliata addirittura fino al 1991, caso unico nella pur travagliata storia dell'URSS.
I russi stanno facendo di tutto per rendere difficile la vita ai tartari che sono tornati nelle loro terre, senza che il mondo trovi molto da ridire. La loro guida si trova in esilio a Kiev e da qui lancia appelli, per ora ascoltati in paesi musulmani e in poche altre realtà. 
Proseguono le perquisizioni e gli arresti arbitrari nel tentativo di costringerli ad allontanarsi dalla Crimea. Praticamente i primi russi giunsero in Crimea nell'Ottocento, quando fu costruita la base di Sebastopoli e la penisola divenne anche meta turistica. Lo zar emarginò questa componente musulmana per far spazio a una popolazione cristiana, nell'ambito di lotte secolari.

 

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