sabato 23 marzo 2019

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RIPULITA LA SACCA DI BAGHOUZ 
LA SCONFITTA DI DAESH 



Questa mattina una grande bandiera delle Forze Democratiche Siriane sventola subentro di Baghouz, rastrellato dopo mesi di duri combattimenti. Probabilmente gruppi di miliziani o singoli elementi sono ancora nascosti in zona, ma la sacca è stata eliminata. Le perdite fra le file del gruppo integralista sono state molto elevate e molto alto è il numero dei prigionieri, incluso non pochi stranieri che ora bisognerà interrogare e tenere al sicuro perché si tratta di elementi molto pericolosi.
All'appello mancano molti capi, incluso al-Baghdadi, l'autoproclamato emiro di Daesh, di cui mancano notizie certe da molto tempo. A nostro avviso e grazie a fonti coinvolte in queste vicende, molti capi sono stati uccisi e sepolti in segreto, per non dare modo alla propaganda di annunciare la loro morte.
Ancora rimangono molte cellule segrete di Daesh in Siria e in Iraq ma l'esperienza del califfato sembra essere al termine, dopo immani massacri, visto i caratteri integralisti del movimento. Sembra anche che la sconfitta in campo aperto abbia fatto calare il coinvolgimento di tanti giovani in questa impresa. Il cosiddetto "raro islamico" aveva raccolto non poche adesioni nel mondo musulmano, avendo sfruttato, dal punto di vista della propaganda, con abilità i successi ottenuti. 
Vogliamo far notare che la sconfitta di una organizzazione di questo tipo, sarebbe stata ancora più difficile se avesse potuto contare sulla presenza di zone montuose o di foresta invece di dover agire in aree anche desertiche, poco adatte al confronto contro nemici molto più potente militarmente.
Ora bisognerà vedere che cosa accadrà della Siria, un conflitto tutt'altro che risolto, visto il gran numero di parti in lotta.

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