mercoledì 6 giugno 2018

 LA SITUAZIONE IN LIBIA

 

Il capo terrorista Abd al-A'ati Ashtaiwy, affiliato a Daesh, è stato ucciso ieri da un raid di un velivolo pilotato a distanza mentre con tre altri miliziani si muoveva nell'area di Sirte. Evidentemente qualcuno sorveglia certe aree ed è pronto ad intervenire. Non ci sorprenderebbe se il velivolo facesse base in Italia, dato che, nel silenzio generale, in Italia fanno capo diverse attività delicate, provenienti da Sigonella e Pantelleria.

Le truppe del maresciallo Haftar sono nel centro di Derna e hanno occupato la parte orientale della città. Anche qui, ad intermittenza, si vedono alcune azioni di precisione di velivoli UAV armati, impegnati in lunghe e accurate ricognizioni.

 

Il nuovo governo, se ne ha la forza, deve impegnarsi al massimo in questo paese, in quanto la sua stabilità è fattore fondamentale, ricordando bene che le forze del maresciallo Haftar controllano la maggior parte del paese e con la presa di Derna stanno ottenendo un importante successo nella lotta ai terroristi integralisti. Il presidente Sarraj ha risorse minime e il suo peso pratico è molto ridotto mentre a Tripoli operano anche gruppi integralisti, appoggiati da Turchia e altri paesi.  

 

La situazione a Tripoli rimane di grande incertezza ed è anche per questo che sarebbe necessario un impegno italiano nel paese, da 7 anni in stato di grande confusione e conflitto permanente, oltre che via d'accesso dei trafficanti di esseri umani da regioni più a sud.

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