CONTINUANO GLI SCONTRI IN UCRAINA
I media non ne parlano ma proseguono i combattimenti in Ucraina, più o meno in modo costante, con 30/80 violazioni del cessate il fuoco al giorno, ricorrendo anche ad armi pesanti, incluso i lanciarazzi campali. E' un continuo stillicidio di vittime e feriti e la vita è molto dura nelle città sfiorate dal fronte. L'economia delle zone sotto controllo dei separatisti è sempre più dura e inizia a diffondersi lo smarrimento e si pensa al prossimo inverno.
Grossi problemi anche per la Crimea. Kiev ha bloccato l'invio d'acqua dal fiume Dnipro, che serviva anche per l'agricoltura avanzata della regione (ortaggi). La zona sta tornando all'aspetto che aveva prima della II Guerra Mondiale, vale a dire una landa arida dove vivevano piccoli gruppi di Tatari, legati alla pastorizia. Un disastro a cui Mosca non potrà mettere rimedio in quanto non esiste un fiume russo dove attingere i medesimi volumi d'acqua. Grossi problemi anche per la corrente, un tempo in arrivo anch'essa dall'interno dell'Ucraina. Anche il flusso dei turisti si è ridotto a un 20% anche se ora vi è un ponte verso il Kuban e Rostov.
Rimaniamo sempre dell'avviso che Putin questa volta ha voluto inghiottire un boccone troppo grosso che finirà per strozzarlo.
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