sabato 16 novembre 2024

  

Speciale Guerra in Ucraina


AGGIORNAMENTI 17 NOVEMBRE 2024

 

 1000 GIORNI DI GUERRA GENERALIZZATA 

Sono passati 1000 giorni da quando, il 24 febbraio 2022, la Russia ha scatenato l'offensiva generalizzata con l'Ucraina. La guerra era già iniziata in realtà nel 2014. Inizialmente con i russi che occupavano la grande penisola di Crimea (dove avevano delle basi) e inviavano nel Donbas forze speciali e armi per la fanteria, fino ai missili antiaerei spalleggiabili Poi, visto che gli ucraini stavano per sconfiggere l'avversario, dall'agosto 2014 con carri e artiglieria e forze regolari consistenti. 

Il 24 febbraio, partendo anche dalla Bielorussia, si è tentato di occupare addirittura la capitale e ribaltare il governo legittimo. Diversi "esperti" dissero con sicurezza che tutto si sarebbe concluso in pochi giorni o in poche settimane. Invece le cose sono andate diversamente anche se per gli ucraini, colpiti anche dagli attacchi contro i quartieri delle città, è stato duro difendersi da un avversario così potente. L'aiuto di cinquanta paesi che si sono impegnati per difendere la libertà dell'Ucraina c'é stato ma, complice anche il disarmo sostanziale avvenuto dopo la fine della Guerra Fredda, non è stato sufficiente.

Putin, al potere da 1/4 di secolo, spera di stancare l'impegno di quei paesi che sostengono l'indipendenza dell'Ucraina, sfruttando la rete di propaganda che ha creato anche in Europa (con generosi sostegni economici) ma anche per lui la situazione non è facile. Doveva risolvere tutto in pochi giorni e - invece - da 1000 giorni vede crescere le perdite in modo spaventoso, sia in fatto di uomini che di mezzi. Si gioca molto ma anche in questo caso non è detto che riesca nel suo intento. Se ci saranno gli aiuti necessari, gli ucraini non cederanno  e tanti dittatori avranno un esempio di cosa potrebbe portare la loro aggressività.

- ATTACCHI MISSILISTICI Per sottolineare i 1.000 giorni di conflitto totale, la Russia ha lanciato attacchi missilistici da terra, dall'aria e dal mare. Fra i bersagli anche località dei Carpazi e una città della Trans-Carpazia (Nukachevo) non lontana dai confini con Ungheria e Slovacchia. 

- DRONI UCRAINI SU FABBRICA DI MISSILI Velivoli senza pilota ucraini hanno colpito il complesso industriale Kupol, specializzato in missili antiaerei, nella lontana Izhevsk (circa 1.300 km dalle posizioni ucraine), circa 300 km a oriente di Kazan. Un raid veramente in profondità. Nello stabilimento Kupo Elettromeccanica vengono realizzati i sistemi missilistici antiaerei THOR.

- PROBLEMI ECONOMICI RUSSI La Russia ha seri problemi economici. Non sarà il crollo totale che annunciavano alcuni all'epoca delle sanzioni ma i dati sono significativi. La Russia spende già (ufficialmente) l'8,7% del PIL in armamenti (ma alcuni analisti calcolano sia maggiore) e la Duma ha votato un incremento del 30%. Questo significa che mancheranno risorse per altri settori. Si parla di un incremento del PIL russo del 3,1% (comunque in netto calo) legato però sostanzialmente dagli ordini militari interni (in calo le esportazioni del settore). L'inflazione ufficiale è salita all'8,5% ma in realtà supera il 12%, cosa che avrà presto pesanti ripercussioni. L'economia dell'URSS era un'altra cosa e ora anche Putin deve fare i conti con l'economia e forti aspettative della popolazione, oramai abituata, almeno in certi strati, a livelli ben diversi di quelli sovietici.

- BILANCIO DELL'ATTACCO MISSILISTICO Il bilancio dell'attacco russo della scorsa notte è:

- 1 missile TSYNRKON lanciato di 1 1 lanciato

- 7 degli 8 missili KINZHAL intercettati

- 85 dei 101 missili da crociera Kh-101 interecttati

- 4 dei 4 Kh-22 intercettati 

- 5 dei 5 Kh-59/69 intercettati

- 42 droni abbattuti

Si è trattato di un attacco veramente massiccio ma le difese hanno funzionato, sia contro i missili da crociera che contro i moderni missili balistici, i più difficili da colpire.

- BIDEN CONCEDE L'IMPIEGO DEI MISSILI ANCHE IN RUSSIA Secondo fonti statunitensi, il presidente Biden avrebbe finalmente concesso l'utilizzo di missili ATACMS anche sul territorio russo, per rispondere alle continue azioni di Mosca verso l'Ucraina. Non è un fattore decisivo ma sicuramente complica i piani di Mosca. Occorrebbe arretrare varie basi, ad iniziare da quelle per gli elicotteri e i depositi di munizioni.

- Intanto sul fronte di Zaporizhzhia 3 missili AFACAMS (1 con testata cluster e 2 con testate unitaria) hanno colpito un concentramento di truppe russe, uccidendo oltre 50 militari e ferendone molti. Il concentramento era stato individuato con un drone.



 

 

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