LE CONSEGUENZE DELL'UCCISONE DEL
GENERALE SOLEIMANI
Le conseguenze dell'uccisione del generale Soleimani saranno sicuramente gravi. Soleimani era nel mirino degli Stati Uniti (ma non solo di loro) per una serie di attività, protrattasi per decenni. Solo per rimanere in tempi recenti, possiamo ricordare l'appoggio alla rivolta houthi nello Yemen, al lancio di missili balistici iraniani contro l'Arabia Saudita sempre dallo Yemen, gli attacchi con missili cruise e droni al petrolio saudita e al suo trasporto.
Era un capo carismatico e in diversi paesi arabi volevano la sua testa anche perché aveva giocato un ruolo fondamentale nell'offensiva iraniana in vari paesi arabi, dalla Siria all'Iraq, passando per il Libano.
Sicuramente era lui ad avere l'ultima parola per l'attuazione di molte operazioni, come l'assalto all'ambasciata statunitense a Baghdad, due giorni or sono.
Si muoveva senza troppe precauzioni in Iraq, dove aveva stretti rapporti con le milizie radicali sciite. Forse pensava che il suo status offrisse sufficiente protezione ma così non è stato.
La reazione a questa eliminazione ci saranno e saranno non solo in Iraq ma anche molto lontano, per cui la tensione è letteralmente alle stelle, in primo luogo nel Golfo, poi in Medio Oriente ma le onde di queste azioni potrebbero arrivare molto lontane.
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