NOTIZIE CIRCA L'ATTENTATO AL
PERSONALE DELLA T.F.44
Qualche elemento inizia ad emergere circa l'attentato a 5 operatori delle forze speciali italiane, impegnati con la T.F. 44 in Iraq.
Sembra oramai certo che i cinque feriti non fossero a piedi, come detto inizialmente da qualcuno, ma a bordo di un normale pick-up. Questo spiegherebbe le ferite e le loro entità. Si tratta di veicoli che sono noleggiato a Erbil, da una società che si è sempre dimostrata molto rapida nel sostituire i veicoli, nei rari casi di guasti meccanici.
Purtroppo sono veicoli non protetti per cui molto esposti agli IED.
I casi sono due. O il mezzo da colpire è stato scelto a caso oppure, più probabilmente, in qualche modo i terroristi sapevano dove si trovavano i militari italiani.
Secondo certe fonti, sembrava quasi che il nostro personale fosse in gita turistica, mentre probabilmente stavano accompagnando una delicata operazione dei reparti kurdi contro i terroristi di Daesh che operano nell'area. Possiamo dire che si tratta di "addestramento", ma di sicuro non è come addestrare i kurdi nei dintorni di Erbil o in aree dove i rischi sono molto ridotti.
Per certe missioni forse è meglio utilizzare i veicoli LINCE che offrono ben altra protezione, proprio per ridurre i rischi che, comunque, non possono essere azzerati.
Intanto le condizioni dei feriti stanno migliorando.
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