LA TRENTA TRAVOLTA DALLE POLEMICHE
"Ho
una vita di relazione, mi serve un appartamento grande". Così l'ex
ministro 5 Stelle Trenta, al Corriere della Sera, ha giustificato il
fatto che si voglia tenere l'assegnazione del grande appartamento (180
metri quadrati) in centro (San Giovanni) che le era stato assegnato
quando era ministro della Difesa.
Stiamo
ricevendo moltissimi commenti ma è chiaro che qualcuno nei 5 Stelle ha
perso la rotta. Trenta ha fatto assegnare ufficialmente l'appartamento
al marito, un maggiore, ma vorremmo sapere quanti maggiori (coniugati ma senza figli) hanno a Roma
appartamenti di questo tipo in zona centro! Anzi spesso abbiamo raccolto
lamentele perché chi è assegnato a Roma (dove ci sono tanti stati
maggiori e uffici vari) ha grossissimi problemi per il trovare alloggio
anche perché lo stipendio è lo stesso di chi è assegnato a località dove
le case costano molto meno mentre nella capitale (lontane periferie
incluse) i canoni di affitto sono molto alti, tanto che qualcuno fa il
pendolare da Napoli o Civitavecchia. E pensare che la coppia ha un
alloggio di proprietà a Roma.
I
5 Stelle, capendo l'antifona, hanno fatto capire che non sorreggono le
assurde pretese dell'ex ministro ma questa è la riprova che al loro
interno vi è chi pensa solo ai propri affari e usa sistemi furbeschi per
ottenere dei benefici.
Avevamo
una pessima idea della Trenta, come sanno i nostri lettori, ma questo
fatto conferma le nostre valutazioni. E pensare che la Trenta aveva
perfino tentato di entrare nell'AISE, per altro senza riuscirci. Essendo
un elemento della Riserva Selezionato e visto la delicatezza del
compito, ci chiediamo chi ha appoggiato la richiesta e quali erano le
sue qualità.
La
speranza è che non solo la legge venga rispettata per quanto riguarda
le assegnazioni degli alloggi ma questo soggetto sparisca dai nostri
orizzonti, così come chi l'aveva raccomandata per la responsabilità di
un ministero come la Difesa.
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