I CINQUE FERITI ITALIANI IN IRAQ
TRASPORTATI AL CELIO
I cinque feriti delle forze speciali italiane, inizialmente trasportati da un apposito velivoli statunitense in Germania, a Rhainstain (dove vi è un grande ospedale statunitense), sono stati trasferiti a Roma, giungendo a Ciampino, per essere poi ricoverati all'Opsedale Militare del Celio. Ad accoglierli il ministro della Difesa, il capo di stato maggiore della Difesa e il capo di stato maggiore dell'Esercito.
A tempo debito si sapranno le informazioni circa quanto è avvenuto, causando ferite molto gravi. A salvarli sicuramente la forte fibra e l'intervento dei colleghi (vi erano delle emorragie importanti in corso) e l'intervento degli elicotteri.
Probabilmente si è trattato di un IED collocato in anticipo, in una zona dove non si poteva operare con i veicoli.
Ovviamente il paese dovrà aiutare i feriti più gravi che vedono ridotte le loro capacità fisiche. Pochi giorni or sono, salutavamo il colonnello Paglia, sempre molto attivo e in servizio. Ci piacerebbe che anche gli incursori che hanno subito le feriti più gravi, rimanessero in servizio.
Bisognerà anche regolare i conti con chi ha piazzato l'ordigno e con chi l'ha organizzato. Sono dei taglia gola spietati, feroci a suo tempo anche con la popolazione, che ora, sconfitti in campo aperto, cercano ancora di far morti. Quando saranno fermati, il mondo sicuramente ne guadagnerà in pace.
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