martedì 20 marzo 2018

AGGIORNAMENTO SITUAZIONE IN SIRIA

Dopo la conquista di Afrin continuano i combattimenti nell'area, con le forze turche e i loro alleati siriani che proseguirono l'avanzata verso sud-est mentre milizie fedeli ad Assad stanno penetrando  in aree già tenute dai kurdi, con al seguito anche armi pesanti che mancavano alle forze dell'YPG e che hanno reso vana la loro resistenza. Probabilmente l'Esercito siriano e quello turco non vogliono entrare in contatto direttamente ma solo tramite le rispettive milizie, cosa che non esclude l'ipotesi di gravi incidenti se non di uno scontro. I profughi kurdi stanno affluendo ad Aleppo e in altre località e sembra che Erdogan voglia lanciare attacchi anche in altre aree di confine con Siria e Iraq, come in parte sta già facendo.
Da notare come l'attività del PKK in Turchia sia alquanto ridotta, probabilmente proprio per evitare attacchi contro le zone in mano ai kurdi fuori dalla Turchia, ricordando che gruppi vicino al PKK operano in Iraq e Siria, dove sono stati attaccati in precedenza, in genere dall'aria.Intorno a Damasco, si segnalano la fuga di decine di migliaia di civili dalla sacca di Ghouta (dovremmo essere oramai intorno alle 80.000 persone) mentre nella grande sacca a 50 km a nord-est di Damasco,il giorno 18 un missile antiaereo delle forze ribelli ha abbattuto un Su.24 siriano, I due membri dell'equipaggio probabilmente si sono salvati lanciandosi con il paracadute all'interno delle proprie linee.
Il presidente Assad si è fattio riprendere mentre al volante di una macchina (ovviamente blindata) si recava sul fronte alla periferia di Damasco, in apparenza senza misure di sicurezza, per dimostrare di avere il controllo assoluto in gran parte della capitale.
Stabile è il fronte lungo l'Eufrate, dove però resistono ancora delle sacche di resistenza, seppur marginali, di Daesh. I suoi miliziani stanno subendo forti perdite ulteriori, incluso vari combattenti stranieri, alla cui caccia si dedicano anche elementi dei servizi d'informazione occidentali presenti sul posto (statunitensi, francesi, inglesi, solo per citarne alcuni).

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