martedì 13 febbraio 2018

NAVI TURCHE BLOCCANO UNITA' PER TRIVELLAZIONI ITALIANA

L'11 febbraio unità navali turche hanno bloccato la nave SAIPEN 12000, che stava per iniziare trivellazioni in acque economiche esclusive di Cipro. Qualcosa di simile era già accaduto qualcosa di simile mesi or sono, ai danni di una nave da esplorazioni petrolifere francesi, ma in quella occasione erano intervenute due unità militari di Parigi e l'azione era stata bloccata. Ricordiamo che la Repubblica di Cipro  fa parte dell'Unione Europea anche se circa 1(3 è stata occupata dalle forze turche nel 1974, con una vera e propria invasione.
Ci chiediamo se le navi della Marina Militare debbano solo traghettare immigrati illegali o se devono difendere gli interessi del Paese.
Comunque, visto come si sta comportando all'interno e all'esterno, il regime di Erdogan sta divenendo un grosso problema e, invece di accoglierlo a Roma, bisogna farli capire che i suoi gesti di violenza potrebbero avere adeguata risposta. Inutile ricordare che per regimi come il suo non vi è posto in Europa, per cui la smetta di chiedere l'impossibile.
Intanto l'Operazione "Ramoscello d'Olivo", che ha lanciato da tre settimane in Siria, sta incontrando difficoltà inaspettate per la resistenza dei Kurdi.
Bisogna ricordare che in Turchia l'Esercito Italiano schiera una batteria di missili antiaerei per proteggere il paese da attacchi aerei esterni ma sono i velivoli e i mezzi di Erdogan a bombardare oltre il confine con la Siria.
Certo con Mogherini, Alfano, Gentiloni, in politica estera il calabrachismo è stato eletto a sommo dogma. Vedremo cosa accadrà dopo il 3 marzo prossimo, quando potrebbe esserci una svolta politica.

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