giovedì 22 febbraio 2018

ANCORA BOMBARDAMENTI NELLA PERIFERIA DI DAMASCO

Proseguono intensi i bombardamenti nel sobborgo di Ghouta, parte nord-orientale della periferia di Damasco. Sono utilizzati armi terrestri e velivoli, inclusi elicotteri che sganciano bombe a barile, molto poco precisi, Il numero delle vittime ha superato quota 300, causando proteste a vario livello. Il problema è che nelle sacche dei ribelli a Damasco, a lungo bloccate ma non attaccate in modo massiccio, ve ne sono alcune anche controllate da Daesh e da altri gruppi radicali. Nelle sacche sono bloccati moltissimi civili che sopravvivano in condizioni durissime. Da tempo erano in corso trattative per far uscire le milizie da queste aree ma non sono giunti a conclusione.
Altissima anche la tensione nel nord-ovest del paese, dove anche i reparti regolari di Damasco sono entrati nell'area di Afrin, dopo che lo avevano fatto reparti delle milizie pro governative. In cambio i reparti di Damasco sono entrati nella parte di Aleppo che ancora era controllata dai kurdi ma dove non si combatteva da molto tempo.
Prosegue l'operazione "Ramo d'Ulivo" da parte delle forze turche e dei loro alleati siriani. Ankara ha denunciato per ora 38 caduti fra i suoi militari (escluso le perdite delle milizie alleate),  ma in questi ultimi giorni sono state guadagnate alcune posizioni, soprattutto a nord della grande sacca kurda, a cui potrebbero giungere rinforzi da forze della stessa etnia presenti nella parte nord-orientale del paese.

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