FALLITA SUBITO LA TREGUA IN SIRIA
Si sapeva che la tregua richiesta dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU difficilmente avrebbe avuto successo. Nella realtà non è mai entrata in funzione, fallendo fin dal primo giorno. Le forze di Damasco hanno continuato a bombardare intensamente la sacca di Ghouta alla periferia nord-est di Damasco mentre le forze turche e i loro alleati hanno proseguito l'attacco all'area di Afrin. Tutti si giustificano con il fatto che la tregua vale per tutti meno che per le "forze terroristiche" e ognuno considera "terrorista" chi vuole. Le forze di Ankara hanno preso il controllo di quasi tutta la fascia di confine con la Turchia prima controllato dai kurdi, conquistando terreno nonostante la resistenza, impiegando tutto il loro arsenale, incluso gli aerei e gli elicotteri d'attacco.
A Ghouta, si è rivisto in azione fra i ribelli un missile filoguidato TOW che ha distrutto un buldozer blindato. La situazione umanitaria è drammatica vista la presenza di una vasta popolazione.
Lungo Eufrate da segnalare che si sono arresi alle Forze Democratiche Siriane (FDS) diversi combattenti di Daesh con le loro famiglia, stretti nell'ultima sacca lungo il fiume, dove hanno tentato di resistere disperatamente. Si svolgono ancora combattimenti con un numero ridotto di uscite dei velivoli della coalizione. Presto anche le ultime resistenze dovrebbero essere sconfitte. Intanto nella Siria orientale le forze di Damasco e i loro alleati non hanno più tentati attacchi contro le SDF come quello del 7 febbraio, stroncato subito dai velivoli statunitensi che hanno inflitto gravi perdite.
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