I MOVIMENTI DELLA DIPLOMAZIA INTERNAZIONALE SULLA LIBIA
Benchè la maggior parte dell'attenzione in questi giorni sia dedicata al confronto tra Stati Uniti ed Iran, il dossier libico rimane in cima alla lista delle priorità delle cancellerie dei paesi coinvolti, ed anzi ha richiesto una rinnovata attenzione dopo l'invio di truppe da parte della Turchia e la conquista di Sirte da parte delle forze dell'LNA.
Domani si terrà un incontro tra Erdogan e Putin, principali sponsor delle due fazioni in guerra, a cui probabilmente non seguirà nessun accordo concreto. La mancanza di concretezza caratterizza anche l'operato dell'Unione Europea, tiratasi indietro da una spedizione diplomatica in Libia proprio quando è più che mai necessaria la presenza di un attore terzo che possa aprire una linea di dialogo tra le fazioni in guerra. I ministri degli esteri di Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania si sono riuniti oggi insieme all'Alto Rappresentante per la politica estera dell'UE per discutere sull'argomento, ma oltre agli scontati appelli al dialogo non è stata presa nessuna iniziativa.
Per l'ennesima volta l'Europa, sia come istituzione comunitaria che come somma dei suoi stati membri ha dato prova della sua inettitudine nell'affrontare le questioni di politica internazionale, perfino quelle che più da vicino la interessano.
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