martedì 7 gennaio 2020

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L'ATTACCO CON MISSILI IRANIANI IN IRAQ 


Iniziano ad arrivare maggiori informazioni circa l'attacco missilistico iraniano contro due basi in cui erano presenti anche militari statunitensi in Iraq, una ad Erbil, in Kurdistan, e l'altra, sita a Ain-El-Assad (la più grande rimasta in Iraq), fra Ramadi e il confine con la Siria.
Diciamo subito che a Erbil non vi sono perdite fra i militari italiani, ora tutti nei rifugi. A Erbil ci sono circa 400 militari italiani, sui 900 che operano nel paese.
Sembra che l'Iran abbia lanciato una salva di 22 missili balistici, lanciati alla stessa ora in cui era stato eliminato il generale dei Guardiani della Rivoluzione Sulemani. E SULEMANI MARTIRE è il nome dell'operazione iraniana. Un missile è sicuramente caduto a 5 km dalla base di Erbil.
Per ora non si hanno notizie di perdite fra i militari statunitensi.
L'Iran ha rivendicato l'attacco.
La tensione è altissima. 
Ieri eravamo a Roma è  ci era stato detto che i carabinieri di stanza a Baghdad erano stati trasferiti. I soldati italiani non si stanno ritirando dal paese ma si riposizionano, in attesa di urgenti decisioni con gli alleati.
Ovviamente i kurdi sono furibondi per l'attacco missilistico iraniano e anche in questo campo si avranno conseguenze.
Nella notte è precipitato un Boeing B737 tre minuti dopo il decollo da Teheran. Si indaga sulle cause di un disastro che ha causato 177 vittime. 
Il prezzo del petrolio è in fase di salita ovviamente. 
L'Iran parla di 80 vittime statunitensi e 200 feriti ma questa informazione non è assolutamente confermata.
Tutta la difesa aerea iraniana è in allarme e molte compagnie hanno annullato i voli verso Iraq e Iran, evitando i relativi spazi aerei.

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