UN PATRIO AL GIORNO
LEVA IL MISSILE DI TORNO
Da
diversi giorni le milizie yemenite houthi, che si battono contro le
forze del presidente Hadi e i suoi alleati, lanciano un missile
balistico tattico contro la città saudita di Jazan, non lontano dalla
frontiera fra i due paesi lungo il Mar Rosso. E da diversi giorni,
immancabilmente un sistema MIM-104 PAC 3 PATRIOT lo intercetta,
distruggendolo. In passato vi sono stati anche lanci multipli si,ultanei, nel tentativo di saturare le capacità difensive.
In
questa "guerra delle città" oramai il sistema PATRIOT si è guadagnata
fama di arma molto valida, con soddisfazione saudita, dei paesi che
utilizzano l'arma difensiva e del produttore statunitense, la Raytheon.
A
questo punto vorremmo sapere proprio da dove vengono fuori tutti questi
missili balistici in mano alle milizie houthi e prodotti in gran parte,
inclusi quelli a maggior raggio, dall'Iran, considerando il blocco alle
coste ancora controllate dalle milizie supportate dall'Iran. I sauditi
sperano che sia sempre l'ultimo ma, anche se le informazioni sono
pochissime, ne sono stati lanciati a centinaia in questi anni di un
conflitto iniziato nel 2015.
I
missili balistici utilizzati contro l'Arabia Saudita, sono armi che
giungono a forte velocità (Mach 3/6) e con forti angoli d'attacco. Il
sistema di scoperta dev'essere efficace e rapidi i tempi di reazione.
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