lunedì 3 settembre 2018

UN PATRIO AL GIORNO
LEVA IL MISSILE DI TORNO
Da diversi giorni le milizie yemenite houthi, che si battono contro le forze del presidente Hadi e i suoi alleati, lanciano un missile balistico tattico  contro la città saudita di Jazan, non lontano dalla frontiera fra i due paesi lungo il Mar Rosso. E da diversi giorni, immancabilmente un sistema MIM-104 PAC 3 PATRIOT lo intercetta, distruggendolo. In passato vi sono stati anche lanci multipli si,ultanei, nel tentativo di saturare le capacità difensive.
In questa "guerra delle città" oramai il sistema PATRIOT si è guadagnata fama di arma molto valida, con soddisfazione saudita, dei paesi che utilizzano l'arma difensiva e del produttore statunitense, la Raytheon.
A questo punto vorremmo sapere proprio da dove vengono fuori tutti questi missili balistici in mano alle milizie houthi e prodotti in gran parte, inclusi quelli a maggior raggio, dall'Iran, considerando il blocco alle coste ancora controllate dalle milizie supportate dall'Iran. I sauditi sperano che sia sempre l'ultimo ma, anche se le informazioni sono pochissime, ne sono stati lanciati a centinaia in questi anni di un conflitto iniziato nel 2015.
I missili balistici utilizzati contro l'Arabia Saudita, sono armi che giungono a forte velocità (Mach 3/6) e con forti angoli d'attacco. Il sistema di scoperta dev'essere efficace e rapidi i tempi di reazione.

Nessun commento:

Posta un commento