SALE LA TENSIONE FRA UCRAINA E RUSSIA
Grossi movimenti di truppa russe nella Crimea occupata e ai confini con il Donbas, stanno facendo salire la tensione fra Ucraina e Russia. Kiev ha aumentato lo stato di allerta non volendosi far certo cogliere impreparata, come avvenne nel 2014. Mosca fa sapere che se la NATO e gli Stasti Uniti incrementeranno il loro approntamento militare in Europa orientale, prenderanno contromisure.
Nella realtà i rapporti con Mosca sono peggiorati e sembra che il ripetersi di certi fatti stia portando ad inevitabili conseguenze, come andava forse fatto prima. A frenare è principalmente la Germania, non per questioni politiche ma perché ha bisogno delle risorse energetiche russe (in primo luogo metano) per affrancarsi dalla grave dipendenza dal carbone e da altri combustibili fossili.
Del resto non si può certo permettere che Putin s'impossessi manu militare di enormi estensioni geografiche, come è accaduto in Ucraina e in Georgia, infischiandosene allegramente di trattati che sancivano le frontiere, come quello di Budapest del 1994, che avevano Washington e Londra come garanti.
Probabilmente anche in Russia la crisi economica e il COVID (e le conseguenze economiche e sociali del COVID), stanno portando ad un crescente nervosismo, e qualcuno, non solo in Russia, vorrebbe che lo sguardo della popolazione si spostasse su altre problematiche, come i classici "nemici esterni", un tempo cari alla dottrina comunista.
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