RISCHIO GUERRA CIVILE IN MYAMAR
Il numero dei civili uccisi in queste ultime settimane, dopo il colpo di stato del 1° febbraio scorso, sta avvicinandosi a 600. La protesta non sta diminuendo anche perché il fatto che Esercito e Polizia del regime aprono il fuoco anche contro persone disarmate (hanno sparato ance su un matrimonio, uccidendo la sposa!) sta facendo montare la rabbia.
Giungono notizie che giovani stiano raggiungendo zone dove già in precedenza operavano forze di resistenza armate, come nel caso dei Karen, a ridosso del confine con la Thailandia. Questo lascia intravedere l'ipotesi di una lotta armata e di una vera e propria guerra civile, responsabilità della giunta militare e di Pechino che ha appoggiato il colpo di stato.
AGGIORNAMENTO DELLE 17.30
Con le vittime di oggi, il numero dei manifestanti uccisi supera le 600 unità.
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