venerdì 23 aprile 2021

PUTIN RITIRA UNITA' 

DALLE FRONTIERA CON L'UCRAINA

 

Le forze russe che si erano accumulate in Crimea e lungo il confine con l'Ucraina, movimenti che avevano fatto salire notevolmente la tensione in questa parte del mondo. L'aeroporto di Taganrog, fra Rostov e il confine ucraino, vedeva la presenza di una ventina di Il.76 da trasporto e molti parcadutisti mentre rinforzi erano giunti anche in Crimea, con addestramento allo sbarco anche se NTR-80 e ZSU-23-4 non sono mezzi modernissimi.

Sembra che Putin abbia capito che non può giocare sempre d'azzardo anche perché le Forze Armate ucraine del 2021 non sono assolutamente quelle del 2014. La Russia del 2021 non è l'unione sovitica e non reggerebbe un conflitto prolungato, dovendo affrontare anchei bassi prezzi petroliferi e misure d'embargo. Putin ha giocato molte volte d'azzardo, in genere sfruttando la superiorità schiacciante eo la scarsa voglia dei governanti occidentali di fronteggiare le sue azioni con adeguate contromisure. Fra l'altro vi è stato un certo cambio d'indirizzo della politica statunitense con il nuovo presidente, meno isolazionista rispetto a Trump. Si parla della fornitura anche di "armi letali all'Ucraina, cosa che era già avvenuta in precedenza ma in misura ridotta. Kiev in particolare ha bisogno di velivoli da combattimento, magari F-16 di seconda mano, già disponibili in buon numero visto che il programma F-35 procede ora regolarmente in tutti i sensi. Certo il salto fra i velivoli di concezione sovietica e quelli occidentali non sarà facilissimo e immediato.

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