SCORTE A HORMUZ
Il
Dipartimento di Stato ha comunicato che oltre 60 paesi sono stati
invitati per organizzare attività di scorta nello Stretto di Hormuz e
nelle aree limitrofe, in difesa da eventuali atti ostili iraniani.
Praticamente si tratta di tutti i paesi che hanno traffici nell'area.
Sarà
ora interessante vedere chi accoglierà l'invito, simile a quello che
avvenne negli Anni '80. All'epoca era però impensabile che vi
partecipassero forze di paesi come Germania e Giappone che pure hanno
grossi interessi proprio nel commercio petrolifero.
Che
le intenzioni iraniane siano offensive è palese dopo quanto avvenuto
negli ultimi mesi, con attacchi provenienti, anche se in modo occulto,
da quel paese.
Ricordiamo
come l'Italia sia un importante partner commerciale dell'Iran ragion
per cui le sanzioni all'Iran ci costano non poco. Molti osservatori sono
poi concordi nell'osservare che una parte consistente del commercio
iraniano sia attualmente gravemente danneggiato dalle sanzioni che
stanno creando grossi problemi al regime, inducendolo ad atti ancora più
pericolosi per gli equilibri dell'area.
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