mercoledì 3 luglio 2019

PUTIN A ROMA 


Vladimir Putin oggi è a Roma. Imponenti le misure per la sua sicurezza perché si è fatto diversi nemici in questi anni. Non tanto gli ucraini e i georgiani che non praticano certo il terrorismo, quanto molti paesi e gruppi musulmani che con il terrorismo hanno forti legami e che con Putin hanno diversi conti in sospeso.
La speranza è che al nuovo Czar (dato che è al potere ininterrottamente da 20 anni e non sembra volerlo mollare) qualcuno faccia delle osservazioni sull'occupazione dell'Ucraina e l'invasione del Donbas, che lui quasi nega di riconoscere sulla carta ma dove Mosca ha truppe e mezzi e comanda le operazioni.
Probabilmente non avverrà niente di tutto questo in quanto non si vorrà irritare l'uomo che conta proprio sull'Italia per uscire dall'isolamento causato dalla sua politica e da certi "vizietti", come far fuori i suoi avversari, anche all'estero, gesti che hanno provocato la reazione, per esempio, di Londra, dopo l'avvelenamento di un ex agente segreto russo e di sua figlia e altri episodi simili. 
Putin in Italia ha tanti amici. Mentre scriviamo queste note, si parla nel programma Agorà su RAI 3 della sua visita. Ecco, è emblematico che si è accennato ad "alcuni problemi", al "Russian gate" ma neppure un accenno all'invasione dell'Ucraina, guarda caso il motivo per cui sono scattate le sanzioni.
Del resto vi è anche la bilancia commerciale fra i due paesi. Esportiamo per 7,6 miliardi di Euro verso Mosca (manufatti) e importiamo per 16 miliardi (gas e petrolio). L'import è rimasto invariato e si è contratto l'export diretto (causa sanzioni di Mosca contro di noi!) ma, guarda caso, è cresciuto in pari misura le esportazioni verso paesi vicini, ad iniziare dalla Bielorussia, che ha improvvisamente iniziato ad esportare vongole (e tanti altri prodotti mediterranei) verso la Russia!

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