PUTIN A ROMA
Vladimir Putin oggi è a Roma. Imponenti le misure per la sua sicurezza perché si è fatto diversi nemici in questi anni. Non tanto gli ucraini e i georgiani che non praticano certo il terrorismo, quanto molti paesi e gruppi musulmani che con il terrorismo hanno forti legami e che con Putin hanno diversi conti in sospeso.
La speranza è che al nuovo Czar (dato che è al potere ininterrottamente da 20 anni e non sembra volerlo mollare) qualcuno faccia delle osservazioni sull'occupazione dell'Ucraina e l'invasione del Donbas, che lui quasi nega di riconoscere sulla carta ma dove Mosca ha truppe e mezzi e comanda le operazioni.
Probabilmente non avverrà niente di tutto questo in quanto non si vorrà irritare l'uomo che conta proprio sull'Italia per uscire dall'isolamento causato dalla sua politica e da certi "vizietti", come far fuori i suoi avversari, anche all'estero, gesti che hanno provocato la reazione, per esempio, di Londra, dopo l'avvelenamento di un ex agente segreto russo e di sua figlia e altri episodi simili.
Putin in Italia ha tanti amici. Mentre scriviamo queste note, si parla nel programma Agorà su RAI 3 della sua visita. Ecco, è emblematico che si è accennato ad "alcuni problemi", al "Russian gate" ma neppure un accenno all'invasione dell'Ucraina, guarda caso il motivo per cui sono scattate le sanzioni.
Del resto vi è anche la bilancia commerciale fra i due paesi. Esportiamo per 7,6 miliardi di Euro verso Mosca (manufatti) e importiamo per 16 miliardi (gas e petrolio). L'import è rimasto invariato e si è contratto l'export diretto (causa sanzioni di Mosca contro di noi!) ma, guarda caso, è cresciuto in pari misura le esportazioni verso paesi vicini, ad iniziare dalla Bielorussia, che ha improvvisamente iniziato ad esportare vongole (e tanti altri prodotti mediterranei) verso la Russia!
Putin in Italia ha tanti amici. Mentre scriviamo queste note, si parla nel programma Agorà su RAI 3 della sua visita. Ecco, è emblematico che si è accennato ad "alcuni problemi", al "Russian gate" ma neppure un accenno all'invasione dell'Ucraina, guarda caso il motivo per cui sono scattate le sanzioni.
Del resto vi è anche la bilancia commerciale fra i due paesi. Esportiamo per 7,6 miliardi di Euro verso Mosca (manufatti) e importiamo per 16 miliardi (gas e petrolio). L'import è rimasto invariato e si è contratto l'export diretto (causa sanzioni di Mosca contro di noi!) ma, guarda caso, è cresciuto in pari misura le esportazioni verso paesi vicini, ad iniziare dalla Bielorussia, che ha improvvisamente iniziato ad esportare vongole (e tanti altri prodotti mediterranei) verso la Russia!
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