ATTENTATO A CARACAS
DURANTE PARATA
Alle 17.41, ora di Cracas, vi sono state due piccole esplosioni mentre il dittatore Maduro stava celebrando l'anniversario della fondazione della Guardia Nazionale, cerimonia trasmessa in diretta televisiva. La cerimonia è stata interrotta e vi è stato un fuggi, fuggi generale. Dalle prime informazioni sembra che ad esplodere sia stati due piccoli droni. Ci sono sette feriti leggeri, probabilmente causati dal panico successivo (la fuga dei reparti schierati non è stato un bell'esempio di coraggio per dei militari).
Maduro e altri esponenti del regime hanno parlato subito di un attentato dell'estrema destra, di precise responsabili del presidente colombiano e dei "circoli di Maiami".
Visto le modalità dell'azione, non possiamo escludere che si sia trattata di una messa in scena del regime, considerando che subito dopo è iniziata un'ondata di arresti fra gli oppositori. Un elemento come Maduro è capace di questo e altro, considerando che le esplosioni sono avvenute in aria.
Che qualcuno voglia togliere di mezzo il dittatore è possibile ma magari in modo più concreto che non con delle esplosioni in volo.
La netta sensazione è che Maduro e i suoi sodali, emarginati da tutti i paesi della regione, Cuba e Nicaragua a parte, non vogliono assolutamente mollare il potere nonostante il disastro totale causato dalle loro politiche economiche e dalla repressione attuata contro tutte le opposizioni.
Certo la minaccia dei droni, anche di piccole dimensioni e di tipo semplice, è una precisa realtà, contro cui servono adeguate contromisure.
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