ARRESTI E DENUNCE PER VOLONTARI
ITALIANI CON I SEPARATISTI DEL DONBAS
Sei cittadini italiani sono stati destinatari di ordini di cattura (tre i latitanti) mentre altri sono stati denunciati, per essersi arruolati con i separatisti filo-russi del Donbas. L'indagine è partita da due anni e sono state raccolte molte evidenze. Il reato di arruolamento per un paese straniero ha pene che parto da 4 anni a 15 anni. Sono coinvolti anche un cittadino albanese e un moldavo. Comunque non molto scaltri in quanto, telefonate a parte, qualcuno ha messo in rete filmati che sono inequivocabili. Vi è poi associazione a delinquere e non si escludono altri reati.
Un conto è andare servizi di sicurezza all'estero e altro è farsi immortalare in prima linea, magari mascherati ma con la voce che consente una perfetta identificazione.
Le forze di sicurezza sono preoccupate anche per l'ipotesi che questi personaggi si dedichino anche ad altre attività sfruttando lo stato di confusione che regna nella zona sotto controllo dei separatisti, dove non mancano traffici illeciti di vario tipo, incluso quello di armi. Questo anche perché di norma un miliziano riceve 400 US$ al mese, certo una cifra alta, poco più di un "rimborso spese" anche se gli stranieri ricevono dei soldi in più per fare propaganda alla causa separatista.
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