ALTRE ARMI PESANTI DALLA RUSSIA AL DONBAS
La missione OSCE in Donbas segnala che ha evidenze dell'arrivo nel Donbas di altre armi pesanti provenienti dalla Russia. Si tratta in particolare di carri e artiglieria, a cui si aggiungono munizioni e altri equipaggiamenti in quanto Mosca fornisce anche tutta la logistica ai separatisti della regione.
Ovviamente questi elementi sono visti come un perfetto segno di "cattiva volontà" da parte di Kiev e preoccupano tutti i paesi che cercano una soluzione al conflitto.
Mosca deve provvedere a tutta l'economia delle due aree occupate (Crimea e parte del Donbas), sostenendo spese consistenti. In Donbas si è fermata gran parte della produzione e del carbone, in assoluto la risorsa principale della regione, per problemi legati alla gestione dei fondi che se ne ricavano. Le due "repubbliche " separatiste hanno prezzi troppo alti e fuori mercato. Vi è dell'estrazione semi-clandestina in quanto la gente si deve riscaldare nel freddo periodo invernale
In Crimea il blocco dell'acqua che proveniva dal grande fiume Dnipro e dalle dighe sul suo corso, ha completamente rovinato l'economia della parte settentrionale e centrale della regione, che sta tornando allo stato precedente il suo sviluppo, avvenuto grazie a quei rifornimenti idrici. Dove si coltivavano ortaggi oggi sta tornando il terreno arido, con un grande danno mentre anche il turismo è precipitato dato che molti turisti erano ucraini.
Il prezzo dei prodotti petroliferi è risalito ma, complice ulteriori cali (solo oggi superiore al 3%), rimane troppo basso per sostenere una ripresa adeguata dell'economia di Mosca.
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