I TRAFFICI DI ARMI IRANIANI
I traffici clandestini di armi iraniani sono competenza, così come altre attività delicate, ai Guardiani della Rivoluzione, in particolare all'Unità 190. I destinataridi queste attività illegali, dato che l'ONU ha formalmente bloccato l'esportazioni nel 2007, sono le milizie Houthi nelo Yemen, Hamas a Gaza, Hetzbollah in Libano e molti altri paesi e movimenti come il Venezuela di Maduro o la Corea del Nord. Ci sono sospetti anche nei riguardi di aiuti militari verso le milizie talebane in funzione anti-statunitense anche se, quando i talebani erano al potere, non avevano buoni rapporti con Teheran, visto che entra in ballo la contrapposizione fra sunniti e sciiti.
Per i razzi che si realizzano a Gaza sono state messe a punto tecxnologie che sfruttano componenti civili di libera vendita. Nel caso degli houthi si sfruttano piccole unità che ricevono carichi in alto mare da unità che hanno imbarcato armamenti da piccoi porti iraniani o magari in acque del Kuwait, per sfruggire all'intelligence dei paesi che tentano di controllare questi movimenti. Queste unità si mischiano ai forti traffici che si svolgono davanti alle coste yrmenite sul Mar Rosso, in alcuni casi appoggiandosi a località costiere somale remote.
Il blocco navale si è fatto progressivamente più efficace anche se non è ancora assoluto. Ora anche Israele è attivo nel contrastare queste attività clandestine, nell'ambito dello scontro con il regime di Teheran.
Si tratta di una lotta senza esclusione di colpi, come testimoniano il fatto che varie unità iraniane, anche all'ancora nei pressi della coste yemenite, sono state colpite da misteriori (ma non troppo) incursori navali.
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