MILITARI STATUNITENSI A FORMOSA
Se ne sussurrava già da tempo ma ora è praticamente ufficiale. Un piccolo contingente statunitense è impegnato nell'addestrare militari della Repubblica Cinese a Formosa. Dovrebbe trattarsi di un paio di dozzine di operatori dei SEAL e di un certo numero di marines.
Nel quadro della strategia di contenimento della Cina comunista, Taiwan gioca un ruolo non secondario, in quanto molto vicina alle coste di Pechino (alcune isole minori sono a distanza di cannone dalla terra ferma e negli Anni '50 vi furono intensi duelli d'artiglieria, oltre che battaglie aeree, proseguite anche successivamente).
Pechino da sempre minaccia di far scattare una invasione ma oggi queste minacce si appoggiano non al solo naviglio leggero, come era stato per decenni, ma anche ad una potente flotta e un numero crescente di velivoli da trasporto.
Negli ultimi 15 anni la Repubblica cinese ha ridotto i suoi investimenti nel settore militare ma ora siamo di fronte ad una inversione di tendenza visto che il regime cinese ha dimostrato di essere molto aggressivo anche nel settore navale, andando ad occupare isole a largo delle Filippine, realizzandovi basi navali ed aeree dopo averne innalzato il livello sul mare, in precedenza troppo ridotto per realizzarvi qualcosa di concreto (queste isole venivano spazzate dal mare durante i tifoni).
Si parla di "Strategia del Porcospino", vale a dire volta a far divenire troppo costoso un attacco, non solo con armi convenzionali (in particolare missili e mine navali) ma anche organizzando forme di guerra non convenzionali.
I timori a Formosa sono cresciuti visto anche quanto è accaduto e sta accadendo a Hong Kong, sempre più schiacciata sotto il tallone del partito unico cinese,
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