domenica 31 ottobre 2021

 

NUOVE TENSIONI SU TAIWAN

A margine del G20 conclusosi oggi a Roma si sono incontrati il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il suo omologo cinese Wang Yi per discutere sulle crescenti tensioni a proposito dell’annosa questione di Taiwan.
Nelle ultime settimane infatti la Cina ha intensificato i voli di aerei militari sopra lo stretto di Taiwan causando la reazione statunitense che, attraverso le parole del presidente Biden, ha confermato il suo impegno, anche militare, nella difesa dell’isola reclamata dalla Cina.
Nel frattempo, solo due giorni fa, il Ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, è volato a Bruxelles per incontrare una delegazione di parlamentari europei. Un gesto inedito che potrebbe far presagire un fronte comune USA-EU contro l’aggressività cinese.

 ATTENTATO ALL’AEROPORTO DI ADEN

Si registrano almeno dieci morti e numerosi feriti nell’attentato terroristico verificatosi oggi all’aeroporto internazionale di Aden, principale città portuale del paese e fondamentale snodo commerciale per gli scambi tra oceano indiano e il bacino mediterraneo.
L’attentato suicida è stato portato con un auto imbottita di esplosivo, lanciatasi a tutta velocità verso lo scalo aeroportuale yemenita.
Nessun gruppo ha ancora rivendicato l’azione terroristica.

Breaking News

 

 AVANZATA DELL’OFFENSIVA TIGRINA, CADE DESSIE'

 

Le forze armate del Tigrai proseguono la loro avanzata nel territorio etiope. In poche ore infatti le milizie provenienti dalla provincia più settentrionale del paese hanno conquistato numerosi avamposti governativi e sono riusciti ad arrivare alle porte della città di Kombolcha.
Dopo una intera giornata di combattimenti, il 20 ottobre, l’Esercito etiope è stato costretto a ritirarsi dalla città.
La reazione del governo etiope è stata immediata: lo stato di emergenza è stato immediatamente annunciato alla popolazione; sono stati annunciati numerosi provvedimenti tra cui il reindirizzamento di fondi da numerosi settori statali al sostegno di quella che ora sembra una lotta per la sopravvivenza dell’Etiopia stessa non solo il contenimento di una ribellione interna.


sabato 30 ottobre 2021

ATTACCO MISSILISTICO ISRAELIANO IN SIRIA

Questa mattina i cittadini di Damasco sono stati svegliati dal boato di esplosioni multiple provenienti dalla periferia occidentale della città

L'attacco è da attribuirsi ad una salva di missili terra-terra israeliani lanciati con l'obbiettivo di colpire un carico di armi, presumibilmente di origine iraniana, diretto verso il Libano.

Le Forze Armate israeliane non hanno rilasciato alcuna dichiarazione a riguardo ma fonti interne al Ministero della Difesa affermano che si sarebbe trattato di un carico di armi diretto alle milizie di Hezbollah. Presumibilmente, data la tempestività con cui sono state neautralizzate, si trattava di nuove tecnologie che avrebbero messo in pericolo la sicurezza di Israele.

Nel frattempo da Damasco confermano che durante l'attaco sono rimasti feriti due soldati siriani; sebene non vi siano comunicazioni a riguardo risulta inoltre altamente probabile il ferimento o l'uccisione di milizie filo iraniane che trasportavano il carico. 

giovedì 28 ottobre 2021

 SUL RITIRO FRANCESE IN MALI


La situazione in Mali si sta complicando, in particolare con l'inizio del ritiro dei militari francesi da tre basi nel nord del paese, vale a dire Timbuctu, Kidal e Tessalit. Parigi, che era intervenuta nel 2013, si è accorta che, anche dopo il colpo di stato del 20 lugio, rischia di trovarsi in un paese alle prese con una serie di scontri etnici, per cui non vuole condurre più le operazioni come in precedenza, quando era scesa in campo contro le formazioni integraliste, chiedendo, dal 2017, anche l'appoggio europeo. Le basi sarebbero cedute alle forze locali che però sono deboli e con una logistica inadeguata, per non parlare delle divisioni al loro interno, visto la situazione del paese.

Davanti a queste incertezze, si è fatta subito avanti la Russia la quale invierebbe i contractor del Gruppo Wagner, come ha già fatto nella Repubblica Centroafricana, dove però incontra problemi crescenti.

Questa situazione riguarda anche direttamente l'Italia in quanto da febbraio è iniziato il dispiegamento italiano, basato su forze speciali ed elicotteri, uno sforzo importante. A nostro avviso sarebbe necessaria una missione nuova, a guida europea anche perché una guerra civile con molteplici attori sarebbe disastrosa per il paese.

mercoledì 27 ottobre 2021

 

 SABATO E DOMENICA PROSSIMI


MILITALIA A NOVEGRO


DOPO DUE ANNI RIPRENDE IL PRINCIPALE APPUNTAMENTO DI QUESTO TIPO IN ITALIA

LA NOSTRA CASA EDITRICE SARA' PRESENTE E CONTIAMO DI

AVERVI COME VISITATORI

 ATTACCHI AEREI RUSSI IN SIRIA


Quella conclusa è stata una giornata d'intensi attacchi aerei russi in Siria, in particolare durante la mattina. I bersagli erano a sud di Idlib e a oriente di Aleppo, a ridosso del confine con Ankara, facendo ben attenzione a non coinvolgere posizioni occupate dalle forze turche. Si tratta di zone occupate dalle forze sostenute dal regime di Erdogan comunque.

martedì 26 ottobre 2021

 DUELLI D'ARTIGLIERIA IN DONBAS

 

Kiev ha messo in rete le immagini della distruzione di un pezzo d'artiglieria nel Donbas (un D30 da 122 mm), manovrato dalle forze filo russe, dopo che queste avevano aperto il fuoco uccidendo un militare di Kiev. Sembra che durante l'azione delle forze ucraine sia stato uilizzato uno dei nuovi droni turchi TB2 BAYRAKTAR che possono essere armati, il cui primo esemplare è stato consegnato lo scorso luglio. Questi velivoli, forniti da Ankara a diversi paesi, sono stati utilizzati con successo in Siria e in Libia non solo per la ricognizione ma anche per operazioni d'attacco. I nuovi droni potrebbero dare un contributo importante al potenziamento delle forze ucraine anche perché  possono essere armati con missili e bombe di precisione sempre di produzione turca. Nel filmato si vede che i tre artiglieri che stavano utiizzando in quel momento il pezzo, hanno sentito arrivare il colpo e si sono gettati a terra subito prima dello scoppio, cosa che probabilmente ha salvato loro la vita, dato che poi si vedono allontanarsi di corsa.

La questione del Donbas e della Crimea sono attualmente ancora irrisolte e i colloqui per trovare una soluzione pacifica sono sospesi da oltre un anno con Mosca che non mostra alcun interesse alla trattativa. In Crimea, priva dell'acqua fornita in precedenza dal canale proveniente dal fiume Dinipro, ci sono problemi sia per i rifornimenti idrici (l'acqua è stata razionata per mesi interi quest''anno) che per l'agricoltura. Nel Donbas l'economia è distrutta, il fronte corre praticamente alla periferia di Donietsk e Lugansk e la popolazione sopravvive a stento. Le miniere sono quasi tutte ferme così come le fabbriche. Siamo al settimo inverno in queste condizioni e la situazione per la popolazione è drammatica.

Germania e Francia, che si erano adoperate per una soluzione, sono alla prese con problemi politici interni che, fino a quando non saranno chiariti (come nel caso del nuovo governo tedesco) impediscono un impegno diplomatico chiaro. 

ATTACCHI AEREI SU MAKALLE'

 

Mentre le forze tigrine sono sempre a nord di Dessié, l'Aeronautica etiope ha colpito oggi nuovamente Makallé, capoluogo del Tigrai, in particolare una base circa 2 chilometri a nord dell'aeroporto. Per ora gli attacchi aerei etiopi non sembrano aver colto risultati di rilievo mentre sul terreno le forze etiopi sono in difficoltà.

TENSIONE IN SUDAN

 

La tensione rimane alta in Sudan, dopo il colpo di stato dei militari di ieri. Le vittime delle manififestazioni di ieri è salito a sette e ci sono ancora proteste con barricate anche se i militari sembrano avere il controllo della situazione. Gli Stati Uniti e altri paesi hanno manifestato la loro contrarietà all'azione.

lunedì 25 ottobre 2021

 L'IRAN DIETRO L'ATTACCO A BASE USA IN SIRIA


Ci sarebbe l'Iran dietro l'attacco portato da 5 droni contro la base statunitense di al Tanf, in territorio siriano, nei pressi dei confini con Giordania e Iraq. In precedenza l'Iran, soprattutto in Iraq, per questo tipo di azioni utilizzava milizie locali ma probabilmente queste non erano in grado di gestire i droni. Non vi sono state perdite fra i circa 200 militari statunitensi presenti nella base, istituita nel 2014 per combattere Daesh, all'epoca in forte espansione.

Molto probabilmente l'attacco avrà delle conseguenze anche perché vi è Israele che vuol scoraggiare in tutti i modi la presenza di elementi iraniani e di Hezbolla (suoi fedeli alleati) in Siria, fonte già di molte azioni.

 I TIGRINI A RIDOSSO DI DESSIE'

 

Le forze del Fronte di Liberazione Popolare del Tigrai sono a ridosso di Dessié, dove Addis Abeba sta ammassando rinforzi nel tentativo di resistere all'attacco. I tigrini si stanno dimostrando ancora una volta abili combattenti e stanno mettendo in difficoltà i reparti etiopi che rispondono con tiri d'artiglieria e bombardamenti aerei. Oggi è stata colpita una fabbrica tessile ad Adua.

La caduta di Dessié sarebbe un colpo molto duro anche perché da questo centro passa anche la strada che conduce in Dancalia e poi al porto eritreo di Assab.

Sembra che anche Pechino abbia inviato armi agli etiopi in cambio del sostegno del paese africano alla Repubblica Popolare Cinese.

SCONTRI  A KARTOHUM

 

Vi sono stati scontri fra manifestanti e forze dell'ordine nella capitale del Sudan e per ora si contano 3 vittime anche se al momento sembra che la giunta militare abbia il controllo del paese. 

domenica 24 ottobre 2021

 COLPO DI STATO IN SUDAN


Nelle prime ore del giorno, reparti militari hanno arrestato in Sudan il primo ministro e almeno 4 ministri, rinchiudendoli in qualche base.

Dopo le prime notizie, una folla è scesa nelle strade della capitale per proteste contro il colpo di stato, su cui si hanno ancora poche informazioni certe che forniremo non appena possibile. Il paese, nato dalla divisione del precedente Sudan (ora separato dal Sud Sudan, nato nel 2011) sta attraversando una fase delicata e vi era già stato un colpo di stato due anni or sono che aveva portato alla fine di un lungo regime.

 I TIGRINI AVANZANO ANCORA


Le forze tigrine sono avanzate verso Dessié e la città è oramai nel raggio dell'artiglieria del Fronte Popolare per la Liberazione del Tigrai (FPLT), in un conflitto anomalo che in Italia viene semplicemente ignorato dai media, nonostante il nostro passato coloniale in quelle zone. E' attivo anche il fronte orientale.

CRISI DIPLOMATICA TURCA

 

Grave crisi diplomatica in Turchia. Erdogan ha deciso di espellere  gli ambasciatori di ben 10 paesi, dagli Stati Uniti all'Australia, in quanto hanno fatto un passo diplomatico per il rilascio di un dissidente detenuto da 4 anni senza processo.

Evidentemente si tratta di un passo del tutto sproporzionato ma che ben tratteggia l'attuale politica di Erdogan, alla disperata ricerca di "nemici esterni" che possano giustificare la grave crisi economica che sta attraversando il paese che sta facendo crollare il suo consenso. 

Quali le ragioni di una crisi che ha ribaltato la situazione precedente?

Semplicemente con le purghe scattate dopo il tentato colpo di stato del luglio 2016, che voleva impedire una deriva integralista e autoritaria, Erdogan ha sostituito persone capaci con altre molto meno abili e capaci ma sicuramente a lui fedeli che, in pochissimo tempo, hanno causato dei disastri economici che, sommatisi a vari fattori, COVID incluso, hanno provocato la difficile situazione attuale, che forti cambiamenti di rotta in campo internazionale, non esitando adavanti a passi importanti incluso, non scordiamolo, le minacce ad una unità navale per la ricerca petrolifera italiana che avrebbe operato in acque assolutamente cipriote.

Ad Erdogan è andato bene, per ora, l'intervento in Libia, ma da anni è letteralmente impantanato in Siria, operazione che ha costi non leggeri. Inoltre è stato estromesso dal programma F-35 in quanto ha scelto i missili antiaerei russi S-400, avendo un atteggiamento a dir poco ondivago con la Russia, storico nemico di Ankara.

Pensiamo che la situazione nel paese vada seguita con grande attenzione anche per le importanti conseguenze nella regione, con riflessi importnti anche in Mediterraneo.

sabato 23 ottobre 2021

AGGIORNAMENTO SIRIA

 

Altra giornata con bombardamenti di artiglieria e aerei, inclusi quelli compiuti dall'Aeronautica russa. Tre kurdi sono stati uccisi a Kobane da un drone turco mentre le forze di Damasco hanno avuto alcune vittime su vari fronti, sia contro i ribelli che contro Daesh. Le linee del fronte sono rimaste immutate. Sempre i reparti di Assed hanno bloccato una colonna statunitense che voleva transitare per un enclave nella parte nord-orientale del paese, rimasto sempre sotto il controllo di Damasco durante tutto il conflitto.

 L'AERONAUTICA NIGERIANA ATTACCA SUL LAGO CIAD

 

Tre velivoli dell'Aeronautica della Nigeria hanno attaccato piccole imbarcazioni sul lago Ciad, nei pressi del confine fra Ciad e Nigeria, una zona da sempre problematica. Sono state distrutte una ventina di quelle imbarcazioni ciascuna con 5/6 miliziani a bordo, le cui perdite dovrebbero essere alte. L'Intelligence aveva raccolto una informazione che dava per imminente un incontro fra miliziani integralisti su di una piccola isola, dando modo ai velivoli d'intervenire con decisione.

venerdì 22 ottobre 2021

BIDEN SOSTIENE LA REPUBBLICA DI CINA

 

Il presidente Biden, la cui popolarità si mantiene molto bassa dopo il disastro afghano, ha dichiarato che gli Stati Uniti sono pronti a difendere la libertà della Repubblica di Cina dalle mire di Pechino, provocando subito la forte reazione del regime comunista. Il fatto è che dopo quanto visto in Afghanistan, la credibilità statunitense ha subito un drammatico tracollo, considerando che qui non si ha a che fare con miliziani per quanto fanatici ma con una grande potenza, potente anche sotto il profilo economico. 

 ATTACCHI AEREI SU MAKALLE' (AGGIORNATO)

 

Per il terzo giorno consecutivo l'aeronautica etiope ha compiuto una serie di attacchi aerei su Makallé, capitale del Tigray, regione in rivolta contro il governo centrale di Addis Abeba.

Un portavoce del governo etiope ha annunciato che gli attacchi erano diretti ad un centro di addestramento delle forze tigrine, già sede del comando etiope nella regione prima dell'inizio dell'insurrezione.


*AGGIORNAMENTO*

I medici che operano a Makallé hanno confermato che non ci sono state vittime durante l'attaco aereo di ieri. 

Gli aerei etiopi continuano ad effettuare voli sulla regione ma al momento non si registrano ulteriori attacchi sulle postazioni tigrine.

mercoledì 20 ottobre 2021

DRONI ATTACCANO BASE AMERICANA IN SIRIA

 

Un attacco portato a segno con droni ha colpito la base americana At-Tanf, in Siria. L'avamposto si trova sul cofine con la Giordania ed è una delle uniche due postazioni in cui le circa 900 truppe statunitensi operano nel paese.

La base è stata creata per far si che l'esercito siriano non entrasse in contatto con quello giordano, ed è stata utilizzata negli ultimi anni come punto di appoggio nel combattere le sparute forze ISIS che operano nel paese.

La matrice dell'attacco, che non ha causato feriti, non è ancora chiara, ma il modus operandi potrebbe far pensare all'utilizzo di velivoli prodotti in Iran.

 

martedì 19 ottobre 2021

 SOTTOMARINO INDIANO NEI PRESSI DEL PAKISTAN


IL Pakistan ha fatto sapere che nella notte di sabato ha individuato e "bloccato" l'intrusione di un battello subcqueo indiano, che era giunto nei pressi delle acque territoriali pakistane. E' il terzo episodio di questo tipo dal 2016, di cui si ha conoscenza. In realtà ve ne potrebbero essere stati altri non scoperti.

 STATO DI EMERGENZA IN EQUADOR


Causa lo stato della situazione interna del paese, con enormi bande di narcos che si affrontano (solo in una rivolta in carcere, a colpi di armi da fuoco, sono stati uccisi 116 detenuti!), il presidente dell'Equador, Guollermo Laso, è stato costretto a proclamare 60 giorni di stato d'emergenza. Contro le bande userà anche le Forze Armate, come già accade in altri paesi. Speriamo che il provvedimento serva ma siamo abbastanza scettici in quanto magari inizialmente si vedrà dei benefici ma poi il problema ritornerà drammatico.

lunedì 18 ottobre 2021

 ATTACCO IN NIGERIA: 43 VITTIME


Nella provincia di Sokoto, Nigeria settentrionale, almeno 43 persone sono state uccise in un massacro condotto dai soliti integralisti di Boko Haram che, con questi metodi feroci, tentano di ottenere il sostegno della popolazione. 

Ancora in Italia di tutti questi attacchi i media parlano pochissimo nonostante l'importanza del paese e il fatto che anche questa situazione induce la gente alla fuga verso l'Europa.

 L'ITALIA CEDE IL COMANDO KFOR ALL'UNGHERIA


Il 15 ottobre l'Italia ha ceduto il comando della KFOR all'Ungheria, che lo terrà per il prossimo anno. La KFOR in Kosovo attualmente schiera appena 3.700 militari di cui 620 italiani. La situazione nel paese non è tranquilla perché gli attriti fra albanesi e serbi restano molto forti e ci sono tensioni particolari in questo periodo, in particolare nell'area di Mitrovica, dove rimangono la maggior parte dei serbi presenti  nell'area.

 CRISI DIPLOMATICA FRA NATO E RUSSIA


La Russia ha sospeso i rapporti diplomatici con la NATO dopo che, il 6 ottobre, la NATO aveva deciso di ridurre da 20 a 10 il numero dei diplomatici russi presso la NATO. In effetti non vi è molto da dire dopo le varie aggressioni poste in essere da Mosca in questi anni, fino al ruolo in sostegno di Lukashenko. Per anni la NATO ha cercato soluzioni ma Putin sembra irremovibile, tanto che da tempo sono sospesi anche i contatti con l'Ucraina, dopo lo scoppio del conflitto nel 2014, per non parlare della Georgia e di altri atteggiamenti strategici.

 YEMEN: OFFENSIVA DELLA COALIZIONE ARABA


Dato che proseguono gli attacchi alle città saudite di confine, con droni dopo che sono stati lanciati praticamente tutti i missili balistici forniti dall'Iran. Proseguono però gli attacchi con droni, quasi tutti intercettati ma che rappresentano sempre un problema. Per questo i sauditi hanno ripreso gli attacchi aerei, cogliendo alcuni risultati positivi contro le forze avversarie, nella parte orientale del fronte.

 LA SITUAZIONE IN TIGRAI


Oggi vi è stato un raid aereo su Makallé, capitale del Tigrai. Addis Abeba ha smetito ma potrebbe essere stato effettuato solo da loro o da loro alleati.

Intanto si combatte anche fra tigrini e membri della tribù haftar, in territori a oriente del Tigrai.

domenica 17 ottobre 2021

SI ARRENDE CAPO DI AL-SHABAB

 

I capi del movimento integralista somalo al-Shabab non sono così tetragoni come si pensa. Oggi uno di loro si è arreso alle forze governative, insieme a diversi dei suoi miliziani, un segnale incoraggiante in questa difficile lotta in un paese martoriato da 30 anni di guerra. 

 AGGIORNAMENTO SIRIA


Nella giornata del 16 ottobre, le forze di Damasco hanno colpito varie parti del paese sotto il controllo dei ribelli con tiri di artiglieria. Nella notte velivoli israeliani hanno distrutto una torre radio nell'area di Palmiria, nella parte centrale del paese.


sabato 16 ottobre 2021

IMPONENTE OFFENSIVA SAUDITA IN YEMEN

Nell'ultima settimana gli scontri tra gli Houthi e il governo yemenita, supportato dalle forze armate saudite si sono intensificate. Dopo una fallita offensiva lo scorso febbraio gli Houthi stanno infatti nuovamente cercando di riconquistare Marib, postazione di importanza strategica fondamentale per i governativi.

L'escalation ha subito una notevole accelerazione nella giornata odierna quando le forze aeree saudite hanno compiuto 32 raid aerei sulle posizioni Houthi a Abdiya, avamposto ad ovest della capitale Saana. 

Secondo i report del Ministero della Difesa di Riyadh gli attacchi avrebbero causato 160 vittime tra le milizie Houthi, oltre ad aver distrutto 11 veicoli militari.  

venerdì 15 ottobre 2021

1.000 ORE DI VOLO PER I TYPHOON IN KUWAIT

 

I velivoli TYPHOON italiani, 4 per l'esattezza, che a rotazione sono schierati in Kuwait, hanno effettuato ben 1.000 ore di volo nell'ambito delle operazioni contro Daesh. Il personale del distaccamento proviene da 4 stormi da caccia e ha sostituito i precedenti TORNADO, accumulando una preziosa esperienza operativa, effettuando anche ricognizioni ma dando sicurezza anche al paese medio orientale dove hanno la base, insieme ai PREDATOR e a un B-767 T/T (Trasporto Tanker). Inoltre l'Esercito Italiano ha schierato dallo scorso febbraio una batteria di missili antiaerei SAMP/T, protezione molto gradita visto che il paese è stato sorvolato anche da missili da crociera iranani diretti poi contro una raffineria saudita. 

 TERRORISMO INTEGRALISTA IN EUROPA


Dopo l'attacco con arco e freccia in Norvegia, che ha fatto 5 morti e vari feriti, oggi un somala ha accoltellato a morte un appartenente alla Camera dei Lord, mentre era in visita al suo collegio elettorale nell'Inghilterra sud-orientale. Sono siuramente campanelli d'allarme anche se non sono grandi attacchi con più partecipanti e non si è fatto ricorso alle armi da fuoco.

ALTA TENSIONE IN LIBANO

 

La tensione è altissima in Libano, dopo i combattimenti di ieri, quando una manifestazione di hezboillah sarebbe stata attaccata, con l'immediata risposta dei dimostranti che, evidentemente, al seguito avevano armi lunghe e perfino lanciarazzi RPG-7. Il rischio è che in una situazione economica gravissima, perfino con gravissimi problemi per produrre l'energia elettrica, questo paese, un tempo benestante, finisca in una nuova guerra civile. 

AFGHANISTAN: BOMBA IN MOSCHEA FA STRAGE

 

In attentatore suicida si è fatto splodere all'interno di una moschea durante le preghiere del venerdì. Il bilancio per ora parla di 32 persone uccise e di 68 feriti. Evidentemente non c'è pace per il martoriato oaese, ora sotto il regime dei talebani.



giovedì 14 ottobre 2021

 NIGERIA: UCCISO CAPO INTEGRALISTA


Le forze di sicurezza nigeriane hanno ucciso Abu Musab, un importante capo delle milizie integraliste che operano nel paese e che stanno costituendo un grosso problema da anni. I governativi stanno cercando nuovi equipaggiamenti per contrastare il fenomeno, potendo contare ora su nuovi fondi, visto il rialzo del prezzo del petrolio.

 DELEGAZIONE TALEBANA IN TURCHIA


Una delegazione talebana si è recata in Turchia ed è stata ricevuta dal ministro degli esteri e da alti gradi delle Forze Armate turche. Ricordando che Ankara fa parte della NATO, la visita ha un alto significato politico. Del resto Ankara è molto attiva nell'Asia centrale, dove vi sono importanti componenti di ceppo turco.

 SCONTRI A BEIRUTH


Una manifestazione il 14 ottobre dei radicali sciiti di Hetzbollah, che partecipano in modo determinante al governo, è degenerata in scontri a fuoco. Gli alleati locali dell'Iran protestavano contro il mandato di cattura contro un ministro sciita, ritenuto fra i responsabili della immane esplosione avvenuta nel porto della capitale libanese, per l'esplosione di un quantitativo enorme di nitrato di ammonio che era stoccato da anni nel porto. Si è sparato con armi lunghe ed è dovuto intervenire l'esercito anche con mezzi blindati.

La presenza di un gruppo così radicale, avversario fra l'altro dei paesi arabi moderati, è fra i motivi della gravissima crisi che sta attraversando il paese, rimasto perfino senza energia elettrica.

mercoledì 13 ottobre 2021

DISTRUTTI DUE BATTELLI IN MAR ROSSO

 

La coalizione araba che fronteggia la componente houthi spalleggiata dall'Iran, hanno distrutto due battelli a comando remoto che erano stati varati in Mar Rosso per l'impiego contro unità in transito in acque molto delicate e importanti, dove la libertà di navigazione è fattore essenziale anche per l'Italia. 

martedì 12 ottobre 2021

 TUNISIA: CAPO DEL GOVERNO AL FEMMINILE


Per la prima volta un paese del mondo arabo ha un capo di governo donna. E la Tunisia il cui presidente, in un periodo molto difficile, ha messo una donna alla testa dell'esecutivo. Si tratta di Najla Bouden Ramdhane, un ingegnere, chiamata a risolvere gravi problemi, prima di tutto economici. Nel nuovo governo troviamo 8 donne su 24 membri.

Se si pensa che l'Italia non ha mai avuto un premier donna (la prima volta che fu nominato un ministro donna fu solo a metà dgli Anni '70) si deve guardare con interesse all'iniziativa. L'Italia ha il massimo interesse alla stabilizzazione del paese con cui ha solidi rapporti fin dall'epoca dell'indipendenza. Il paese è alle prese anche con l'integralismo e il terrorismo e vi opera una piccola missione addestrativa italiana.


lunedì 11 ottobre 2021

MOZAMBICO:  UCCISO UN LEADER DELLA RENAMO

MENTRE ANCHE GLI INTEGRALISTI RIPIEGANO


L'11 ottobre è stato ucciso, nella provincia di Sofala, Mariano Nhongo, uno dei capi della Resistenza nazionale Mozambicana (RENAMO) che non era favorevole ad una intesa con il governo di Maputo, retto dal 1975 dal FRELIMO. Nel 1918 la RENAMO, che per 16 anni aveva tenuto testa alle forze governative (1975-1991) aveva perso, per cause naturali, il suo leader storico, Afonso Dhalakama. In questi ultimi anni vi sono stati nuovi scontri anche perché la gestione del FRELIMO è caratterizzata dalla corruzione e dal mal governo. Rimane al potere perché, grazie al controllo assoluto dei mezzi d'informazione, riesce a nascondere i problemi del paese, potenzialmente ricco.

Intanto nel nord del paese, le milizie integraliste stanno battendo in ritirata. Sembra che il contingente di 1.000 militari giunti dal Ruanda si sia dimostrato particolarmente efficace nel ribaltare la situazione sul campo. Dietro al loro arrivo probabilmente vi è un aiuto economico di Parigi che vuole proteggere le concessioni petrolifere della Total nell'area, messe in dubbio dai miliziani islamisti.

OFFENSIVA ETIOPE

 

Anche le forze terrestri etiope sono passate all'offensiva contro quelle etiopiche. Addis Abeba ha ricevuto anche droni armati cinesi del tipo VING LOONG oltre che ad u modello iraniano, giunto recentemente per potenziare il settore. I tigrini sembrano ancora forti sul territorio che nella zona è montuoso, per cui favorisce la difesa.

 COMBATTIMENTI IN KASHMIR


Quello che è il più vecchio conflitto in corso, vale a dire la lotta per il Kashmir, va avanti sempre anche se non se ne parla se non quando vi sono episodi clamorosi (ma anche in questo caso quasi sempre le notizie appaiono solo sulle fonti specializzate). A volte si combatte sulla linea di confrontazione, altre volte si tratta di scontri fra le forze indiane e i ribelli locali, appoggiati dal Pakistan.

Fra l'altro viene smentito chi asserisce che la presenza di ordigni atomici (India e Pakistan ne sono dotati), riduce il rischio di conflitti locali di scala inferiore. L'andamento dei vari scontri è altalenante ma prosegue ininterrottamente dal 1948. Il pericolo maggiore è che questi scontri possano degenerare in qualcosa di più vasto e grave, con la Cina che appoggia il Pakistan in funzione anti-indiana e gli Stati Uniti e altri (incluso Israele) che sostengono l'India. Nel caso degli Stati Uniti, già alleati del Pakistan, l'India viene vista come un forte argine all'espansionismo cinese.

 EMIRATI E SIRIA SI RIAVVICINANO

 

Gli Emirati Arabi Uniti stanno riprendendo i contatti con la Siria, rompendo l'isolamento che Damasco aveva subito durante la fase più cruenta della lunghissima guerra civile, per altro non ancora terminata.

Probabilmente si tratta anche di una strategia per allontanare il paese dalla complessa alleanza con l'Iran e considerando il fatto che anche i rapporti con la Turchia di Erdogan sono pessimi, visto che truppe turche occupano due ampie zone del paese e hanno sempre sostenuto i movimenti armati che combattevano e combattono contro le forze del presidente Assad. 

Intanto segnaliamo anche la morte di un militare turco, rimasto ucciso in un mezzo blindato raggiunto da un missile anticarro delle Forze Democratiche Siriane a nord di Aleppo.

domenica 10 ottobre 2021

 SEMPRE ALTA LA TENSIONE NELLA CRISI CINESE


Pechino sta minacciando, per bocca anche del suo presidente a vita, la Repubblica di Cina ma quest'ultima non sembra disposta a cedere  e sta rafforzando il suo apparato militare, sfruttando anche il fatto che Washington sembra intenzionata  ad impedire l'espansionismo del regime comunista cinese, forte anche dell'appoggio di paesi come il Giappone e l'Australia. Il condizionale è d'obbligo dopo quanto appena accaduto in Afghanistan, ma l'idea di fornire sottomarini nucleari alla Marina australiana indica un passo importante (il club dei paesi che dispongono di battelli di questo tipo era fermo da diversi decenni).

Dopo quanto accaduto ad Hong Long, dove le libertà democratiche sono state progressivamente tolte dal regime, la Repubblica di Cina non ha nessuna intenzione di fare la stessa fine, tanto più che oggi può contare su rinnovate alleanze.

ATTENTATO CONTRO PERSONALITA' YEMENITE

 

Un ordigno è scoippiato al passaggio di un convoglio di mezzi su cui si trovavano personalità del governo yemenita che si batte contro le milizie houthi. Nessuno dei dignitari è rimasto ferito ma si contano 10 vittime fra il personale di scorta e i passanti. 

 OFFENSIVA ETIOPE

 

Le forze etiopi hanno lanciato un'offensiva a nord di Dessiè, lungo la strada princiapale, contro le formazioni tigrine che sono avanzate da tempo nell'area. L'offensiva è appoggiata anche dall'aria. Per ora non si hanno informazioni circa l'esito, ricordando che anche su questo fronte alle forze di Addis Abeba si sono affiancate delle unità eritree. Si parla di un paio di divisioni ad organici ridotti.

Da segnalare anche l'impiego di droni armati, appena forniti dall'Iran, sembra anche con personale iraniano per consentirne il loro rapido utilizzo.



sabato 9 ottobre 2021

 FERITI IN AEROPORTO SAUDITA


Dieci persone sono rimaste ferite il 9 ottobre quando un drone armato lanciato dalle milizie yemenite houthi ha colpito l'aeroporto civile di Aba, a circa 100 km dal confine, uno dei bersagli maggiormente attaccati da questo tipo di azioni. Si tratta di 6 cittadini sauditi e 4 lavoratori stranieri.

 

 FUGA DI MASSA A TRIPOLI


Il 9 ottobre vi è stata una fuga di massa da uno dei centri di detenzione a Tripoli dove si trovano gli immigrati clandestini. Circa 2.000 persone si sono allontanate abbattendo alcune strutture, tentando poi di nascondersi per la città. Ne è nata una situazione di tensione con gli abitanti del luogo, diversi dei quali hanno difeso le loro proprietà armati mentre accorrevano rinforzi da parte delle forze di sicurezza. Sembra vi siano alcuni morti e feriti. Il centro, che potrebbe ospitare circa 1.000 persone, vedeva la presenza di 3.000 detenuti, 2.000 dei quali sono riusciti a fuggire.

Approfittiamo dell'occasione per ricordare che a Tripoli vi è sempre un mototrasporto costiero della Marina Militare destinato all'appoggio delle vedette libiche.

venerdì 8 ottobre 2021

 MILITARI STATUNITENSI A FORMOSA


Se ne sussurrava già da tempo ma ora è praticamente ufficiale. Un piccolo contingente statunitense è impegnato nell'addestrare militari della Repubblica Cinese a Formosa. Dovrebbe trattarsi di un paio di dozzine di operatori dei SEAL e di un certo numero di marines.

Nel quadro della strategia di contenimento della Cina comunista, Taiwan gioca un ruolo non secondario, in quanto molto vicina alle coste di Pechino (alcune isole minori sono a distanza di cannone dalla terra ferma e negli Anni '50 vi furono intensi duelli d'artiglieria, oltre che battaglie aeree, proseguite anche successivamente).

Pechino da sempre minaccia di far scattare una invasione ma oggi queste minacce si appoggiano non al solo naviglio leggero, come era stato per decenni, ma anche ad una potente flotta e un numero crescente di velivoli da trasporto.

Negli ultimi 15 anni la Repubblica cinese ha ridotto i suoi investimenti nel settore militare ma ora siamo di fronte ad una inversione di tendenza visto che il regime cinese ha dimostrato di essere molto aggressivo anche nel settore navale, andando ad occupare isole a largo delle Filippine, realizzandovi basi navali ed aeree dopo averne innalzato il livello sul mare, in precedenza troppo ridotto per realizzarvi qualcosa di concreto (queste isole venivano spazzate dal mare durante i tifoni).

Si parla di "Strategia del Porcospino", vale a dire volta a far divenire troppo costoso un attacco, non solo con armi convenzionali (in particolare missili e mine navali) ma anche organizzando forme di guerra non convenzionali.

I timori a Formosa sono cresciuti visto anche quanto è accaduto e sta accadendo a Hong Kong, sempre più schiacciata sotto il tallone del partito unico cinese,

 STRAGE IN MOSCHEA SCIITA IN AFGHANISTAN


Secondo fonti talebane, un ordigno di grande potenza piazzato in una moschea sciita, ha causato oltre 100 vittime. In Afghanistan si ripropone la lotta fra sciiti e sunniti che attraversa il mondo musulmano e crea grossi problemi di stabilità.

 MOLTI AEREI DI PECHINO INTORNO A FORMOSA


La mattina del 4 ottobre, ben 52 velivoli di Pechino si trovavano nelle acque prospecicenti Formosa, un numero decisamente insolito, in particolare a sud-ovest della grande isola dove si trova la Repubblica di Cina.

Anche recentemente, il regime cinese ha fatto pressioni e da tempo sta mostrando il suo crescente potenziale militare. A Formosa comunque si vigila sempre per evitare un sempre possibile colpo di mano e anche il 4 ottobre velivoli della difesa aerea si sono alzati in volo.

LIBERATI IN NIGERIA 200 SEQUESTRATI

 

Circa 200 persone che erano state sequestrate dai miliziani di Boko Haram nei giorni scorsi, sono state liberate dalle forze di sicurezza nigeriane nel corso di una vasta operazione che puntava proprio alla loro liberazione. 

giovedì 7 ottobre 2021

TENSIONI FRA FRANCIA E ALGERIA

 

I rapporti fra Parigi e Algeri si stanno guastando. L'Algeria rifiuta di riprendere i suoi cittadini entrati in modo clandestino in Francia. E' stato vietato il sorvolo del paese agli aerei militari francesi e non saranno più forniti carburanti ai reparti dell'Operazione BARKHANE, contro le milizie integraliste che operano nel Sahara.

Inoltre sono peggiorati i rapporti fra Marocco e Algeria, con Parigi da sempre a fianco di Rabat, con cui Algeri ha un antico contenzioso anche per l'appoggio che fornisce al POLISARIO. 

 LA SITUAZIONE IN SIRIA


Sono ripresi gli scambi d'artiglieria e mortai nella Siria nord-occidentale. Fra l'altro un militare turco è rimasto ucciso in una base a nord di Aleppo, colpito da mortaiate sparate dalle posizioni delle Forze Democratiche Siriane, a guida kurda.

Nel sud, si è avuto il primo attacco di forze ribelli nel sud del paese, nella provincia di Daraa, con l'uccisione di due tenenti delle forze governative che stavano percorrendo la strada principale verso Damasco. Successivamente sono stati uccisi altri tre militari. In risposta i governativi hanno creato dei posti di controllo in alcune zone.

La situazione complessiva del paese rimane molto difficile e la sua economia è legata agli aiuti che riceve da Iran e Russia.

 ALTRI DRONI INTERCETTATI DAI SAUDITI


Probabilmente rrimasti a corto di missili balistici, le milizie houthi, grazie al supporto iraniano, continuano a lanciare droni contro le località di confine saudite, fino a un centinaio di chilometri dalla frontiera (ma in alcuni casi sono stati attacati anche località più lontane). Le forze della coalizione ieri hanno distrutto anche due battelli telecomandati con esplosivo a bordo che stavano per essere utilizzati in Mar Rosso.

mercoledì 6 ottobre 2021

 E' DISPONIBILE PRESSO SCAFFALE MILITARE

 

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 16 MILITARI UCCISI IN MALI


In un attacco multiplo con IED, che ha colpito un convoglio dell'Esercito del Mali nella parte centrale del paese, sono rimasti uccisi 15 militari e 10 sono stati feriti. Il reparto si muoveva nell'ambito di una normale attività. Uno dei problemi è che le forze di sicurezza locali non dispongono di veicoli adeguatamente protetti contro mine e IED.

domenica 3 ottobre 2021

 5 MILITARI PACHISTANI UCCISI VICINO 

AL CONFINE CON L'AFGHANISTAN


Almeno 5 militari pachistani sono rimasti uccisi in scontri con una formazione talebana locale in Waziristan, nei pressi del confine con l'Afghanistan. Il ripetersi di questi scontri dimostra quanto certe spiegazioni semplicistiche circa l'appoggio del Pakistan ai talebani afghani siano state semplicistiche, dimostrando scarsa conoscenza della situazione reale.

sabato 2 ottobre 2021

 AGGIORNAMENTO SIRIA


Giornata di bombardamenti nella Siria nord-occidentale, una sorta di rituale più o meno intenso. Quasi calma nel resto del paese, evento ancora oggi raro in Siria. I carichi dall'Iran sono sempre a rischio attacchi nell'ambito del conflitto navale segreto (ma non troppo)  con Israele.

Intato sta giungendo, via Suez, una terza petroliera iraniana in Siria, con petrolio anche per il Libano, dove la crisi economica è sempre molto grave.

 SALE LA TENSIONE PER LA DIGA SUL NILO


La tensione sta salendo fra Egitto e Sudan da una parte ed Etiopia dall'altra, per la questione riguardante la grande diga sul Nilo Azzurro, nei pressi del confine con il Sudan. Sudan ed Egitto temono che il flusso del fiume venga diminuito e si cerca una mediazione in quanto le acque del fiume sono fondamentali per la loro economia.

Intanto il fronte fra governativi e forze del Tigrai al momento è fermo, circa 60 km a nord di Dessié ma lo scontro potrebbe riaprirsi da un momento all'altro.

 PROSEGUE IL LANCIO DI DRONI 

VERSO L'ARABIA SAUDITA


Prosegue il lancio di droni da parte delle milizie houthi contro il territorio dell'Arabia Saudita. In genere i sistemi, di concezione iraniana, sono intercettati dalle contromisure (missili e dispositivi elettronici) ma gli attacchi contro le località di confine proseguono, di sicuro non sempificando le trattative per risolvere il conflitto nello Yemen.

venerdì 1 ottobre 2021

IMPEGNATI AL SEA FUTURE, 

ABBIAMO DOVUTO 

TRALASCIARE

IL BLOG DEDICATO AI CONFLITTI.

ORA RIPRENDEREMO LA PUBBLICAZIONE 

DELLE NOTIZIE