mercoledì 10 novembre 2021

 LA SITUAZIONE FRA POLONIA E BIELORUSSIA

 

Sempre molto alta la tensione al confine fra Polonia e Bielorussia. Il regime, come altri regimi, tenta di far pressione sull'Unione Europea non solo concedendo l'accesso a persone da Siria, Iraq e Afghanistan come "turisti", ma spingendoli poi, con tanto di trasporti effettuati con pulman militari, verso il confine polacco. Una sorta di vendetta per le sanzioni applicate dopo che Lukashenko ha proseguito la sua politica liberticida, tanto per essere chiari e farlo capire anche a chi ancora si rifiuta di riconoscerlo e di capire che, ovviamente, dietro questa manovra vi è il regime di Putin

Ovviamente la Polonia reagisce e perfino l'Unione Europea ha preso una posizione non arrendevole. Putin avrà anche il gas ma senza certi introiti lui finisce proprio "alla canna del gas", vale a dire senza introiti.

Vergogoso è che il ministro degli Esteri Di Maio taccia, come tace sul Venezuela del dittatore Maduro (altro socio di Putin) e via proseguendo.

I polacchi saranno fermi nel difendere i loro confini e l'allarme è salito in altri paesi, da quelli baltici (la Lituania è un'altro obiettivo di questa ondata di clandestini innescata da Minsk) all'Ucraina.

Il grave è che in Europa alcuni elementi parlano già di accogliere certi soggetti, in quanto "fa freddo". Ovviamente i tempi dell'azione sono stati studiati appositamente dal regime di Lukashenko e bisogna assolutamente dargli una risposta adeguata. E' chiaro che d'estate questi ostaggi (perché tali sono) sarebbero stati in situazione meno drammatica e d'inverno, con la neve, non avrebbero resistito una notte.

Ci giunge notizia che agenti bielorussi hanno fornito anche attrezzi a questa massa di disperati per forzare il confine, giusto per far comprendere la situazione. 

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