PROSEGUONO LE PROTESTE ALLE SALOMONE
Stanno proseguendo le proteste nelle isole Salomone, nel Pacifico meridionale. I dimostranti hanno distrutto varie proprietà di cinesi giunti da poco nel paese provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, accusati di praticare gravi scorrettezze economiche (prezzi molto bassi grazie ai soliti aiuti statali), avendo l'attuale primo ministro preferito aprire a Pechino dopo aver avuto relazioni con la Repubblica di Cina fino al 2018. Una delle abitazioni del primo ministro è stata data alle fiamme e le forze dell'ordine non sembrano in grado di gestire la situazione. Stanno intanto giungendo rinforzi dall'Australia ma probabilmente il governo sarà costretto a dimettersi.
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