AVVISI ISRAELIANI SUL GOLAN
Nella notte fra il 20 e il 21 ottobre, un missile israeliano ha distrutto un deposito di armi che si riteneva appartenesse a Hezbollah, posto nella parte settentrionale delle alture del Golan in Siria. Subto dopo dei droni hanno rilasciato dei volantini in arabo in cui si mette in guardia la popolazione locale con il collaborare con le milizie sciite libanesi. Israele sembra determinato nel non fare sistemare le milizie appoggiate dall'Iran in Siria.
Nel resto della Siria, proseguono, seppur su scala meno intensa, i combattimenti. Le forze della coalizione internazionale e delle Forze Democratiche Siriane (SDF) hanno lanciato ieri una campagna per eliminare le cellule superstiti di Daesh, facendo alcuni arresti. I turchi si sono scontrati con le SDF a sud dela zona che occupano all'interno della Siria settentrionale mentre i russi continuano a bombardare alcune posizioni dell'opposizione, ricordando che Putin aveva annunciato il ritiro del contingente di Mosca nel paese all'inizio del 2015. Evidentemente le cose non sono andate tutte come sperava. Di rilievo è il costo che la Russia deve sostenere non solo per la campagna militare ma anche per sostenere il paese. Le sue navi da trasporto (militari e civili) continuano a fare la spola fra i porti del mar Nero e la Siria.
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