giovedì 6 gennaio 2022


 RIVOLTA IN KAZAKISTAN


Ammonterebbe a decine di morti il bilancio delle vittime della rivota in Kazakistan. Putin sta inviando quelli che il Cremlino indica come "peacekeeper", in realtà truppe per puntellare il traballante regime, arrivando ad accusare l'occidente di responsabilità a dir poco fantasiose. In realtà la gente è stufa del regime che spartisce fra pochi oligarchi i grandi profitti che il paese fa esportando le fonti energetiche.

Sul campo bisogna vedere se i rivoltosi sapranno organizzarsi e quanto appoggio avranno fra le forze di polizia e quelle armate.

Smaccate anche le pressioni di Putin sull'Europa alle prese con una grave crisi energetica, frutto anche della sua miopia, certo non una novità. In questo modo conta di aver mano libera per la sua spregiudicata politica aggressiva.


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