IL NUMERO DUE DELL'AISE A TRIPOLI
Oggi si è appreso che il numero due dell'AISE, i servizi d'informazione esterni italiani, generale Giovanni Caravelli, si è recato ieri a Tripoli per colloqui. Non sono emerse le ragioni della visita ma con tutta probabilità a Tripoli si è parlato con qualcuno (fra cui Sarraj) circa gli ultimi sviluppi della situazione in Libia, vale a dire la quasi totale occupazione del Fezzan da parte dell'Esercito Nazionale Libico. Fra l'altro è stato occupato il più importante giacimento petrolifero del paese, capace di produrre fino 300.000 Barili al giorno. E' stato conquistato anche un grosso giacimento gestito dall'ENI.
La visita italiana potrebbe essere un tentativo di accordo in extremis, prima di un assalto finale a Tripoli. Sappiamo che i nostri i servizi hanno buoni rapporti anche con i rappresentanti di Tobruch e potrebbero cercare una mediazione, dato che lo scontro non conviene a nessuna delle parti. Certo che senza i grandi ciacimenti petroliferi, Tripoli avrebbe scarsa autonomia finanziaria, nell'ambito di una partita in cui la compagnia petrolifera libica ripartisce gli utili petroliferi fra le parti in lotta.
Intanto è stato messo a punto un piano di sgombero da Tripoli ma potrebbe essere anche che si provi a mettere al margine i gruppi di miliziani più radicali e pericolosi. Da Misurata, dove abbiamo un contingente, giungono comunque notizie tranquillizzanti.
Certo, per gestire la situazione servirebbe un governo lucido e forte, proprio quello che manca ora, purtroppo.
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